di Gigia Bucci Segretaria Generale Cgil Bari
Il 25 aprile è per sempre ed è la festa di tutte e tutti.
Se c’è una cosa che non potrà mai essere cancellata è la STORIA e con la festa della Liberazione si celebra la fine del regime fascista, dell’occupazione nazista in Italia e della Seconda guerra mondiale, simbolicamente indicata al 25 aprile 1945. È ufficialmente una delle festività civili della Repubblica italiana, e fu scelta convenzionalmente perché fu il giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e Torino, ma la guerra continuò per qualche giorno ancora, fino ai primi giorni di maggio.
Certo quest’anno non potremo onorare la celebrazione con iniziative di piazza e non potremo essere fisicamente vicini, ma io sono convinta che il suo valore sarà ancora più forte in questo momento storico particolare e inedito che tutto il mondo sta attraversando e in cui un virus sta mettendo a dura prova la libertà individuale oltre che la tenuta economica, sociale e politica del paese. 25 Aprile è una ricorrenza felice ci ricorda l’importanza di valori come la fratellanza, la pace, la solidarietà, il senso di identità civile e culturale e, soprattutto, la libertà.
Tutti valori che oggi dobbiamo saldamente proteggere e in parte ricostruire per una ripartenza collettiva e per non lasciare indietro nessuno. Si celebrerà con l’esercizio della memoria che potrà essere racchiuso in un gesto, in un canto, in un video, in un documentario o anche in una lettura. Magari questa.
L’antifascismo è attuale? La risposta non può che essere si!
Da tempo riscontriamo una importante crisi valoriale soprattutto tra le giovani generazioni e questo deve farci riflettere proprio sulla necessità di approfondire la storia di quel momento costitutivo rispetto ad una crisi democratica; dei valori appunto che non possono essere considerati come acquisiti per sempre ma hanno bisogno di un impegno nel tempo e quindi di tutte le generazioni per essere riconfermati, difesi e perché no anche innovati. La crisi valoriale e democratica degli ultimi anni ha fatto riemergere nuove e diverse forme di fascismo, ecco perché l’ANTIFASCISMO è oggi oltre che attuale NECESSARIO, da rimettere al centro come impegno della politica e di tutta la società civile.
Per chi come me ogni giorno è impegnato per contrastare gli abusi, le ingiustizie, mettendo al centro del proprio agire l’uguaglianza e i diritti il 25 aprile rappresenta sempre un punto di partenza per rinnovare quella fatica e quell’impegno quotidiano per un mondo migliore.
La Costituzione italiana è la nostra salvezza, è ciò che continua a sorreggere le nostre battaglie ed anche ciò che ci rende più giusti e forti ogni volta che qualcuno tenta di colpire la nostra democrazia, i suoi principi di uguaglianza. E’ ciò che ci riconosce ANTIFASCISTI, rimettendo al centro il valore del lavoro come elemento fondante della nostra repubblica, insieme al principio di uguaglianza.