DI Ilenia di Summa
Nei giorni scorsi, a Sinnai (CA), un’anziana signora di 87 anni, è stata salvata dall’intervento dei Carabinieri, che l’hanno trovata sola, denutrita e in stato di atrofia muscolare. La donna, complici il caldo asfissiante e gli acciacchi, non aveva più la forza per alzarsi dal letto.
Il quotidiano “L’Unione Sarda” riferisce che, subito dopo il salvataggio da parte degli agenti, la signora è stata trasferita all’Ospedale “Santissima Trinità” di Cagliari, dove è stato confermato lo stato di atrofia muscolare, probabilmente legato alla denutrizione, e si è proceduto alla somministrazione delle cure necessarie. Il medesimo quotidiano aggiunge che i Carabinieri sono intervenuti “su richiesta dell’Assessore ai Servizi Sociali e Politiche del lavoro del Comune”; per entrare nell’abitazione dell’anziana signora sono stati costretti a forzare la porta d’ingresso, in quanto, come si è detto, le condizioni della donna non le permettevano alcun movimento. Subito dopo, sono intervenuti i sanitari del 118 per trasportarla in Ospedale. Lo stato di solitudine, unito alle critiche condizioni generali, hanno indotto gli inquirenti ad avviare le indagini del caso.
Nel complesso, questa vicenda ha avuto una conclusione favorevole, ma quanti sono gli anziani non autosufficienti, che soprattutto in estate, vivono in condizioni precarie? I dati parlano di circa 3,8 milioni di persone: di queste, oltre 2,7 milioni vivono in abitazioni, che richiederebbero lavori infrastrutturali, in quanto inadeguate per persone con ridotta mobilità e/o con deficit sensoriali, mentre 1,2 milioni di anziani vive in alloggi impossibili da ristrutturare e adeguare.
Per cercare di dare risposta a questa emergenza sociale, è stato istituito nel 2006 il Fondo Nazionale per le non autosufficienze, mirato a garantire l’attuazione dei livelli essenziali di prestazioni assistenziali; le risorse messe a disposizione si aggiungono a quelle previste dalle Regioni e dalle autonomie locali. Ogni anno, la dotazione prevista dal Piano nazionale per la non autosufficienza è stata incrementata e, con la Legge di Bilancio 2022 (legge n.234 30 dicembre 2021), il Fondo per le non autosufficienze è stato ulteriormente implementato per un importo pari a 100 milioni di euro.
L’obiettivo è quello di introdurre gradualmente i LEPS (livelli essenziali delle prestazioni sociali per le persone anziane non autosufficienti), attribuendo agli ATS (ambiti territoriali sociali) il compito di curare la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio degli interventi.
L’auspicio è che nessuna persona anziana e non autosufficiente debba rischiare di morire in solitudine, priva di assistenza e, talvolta, persino di nutrimento, poiché impossibilitata a procurarselo.