DI Gianni Svaldi
Certo che se la storia dell’abusivo senza licenza che accompagnava con la sua Skoda in aeroporto a Bari due persone per due lire la racconti così quel disgraziato ha torto marcio. E la polizia, anche quando locale, che l’ha multato e gli ha sequestrato il mezzo è sempre Polizia: è costretta ad avere il tesserino al posto del cuore e applicare le regole, codice alla mano. Dura lex, sed lex.
Ma dietro la velina dei Vigili urbani di Bari (che ripeto, accidenti: hanno fatto il loro dovere) c’è un retrobottega enorme. Che va raccontato a chi non conosce il Sud. Perché va detto che il Tarantino è collegata malissimo con tutto e non ha collegamenti decenti con l’aeroporto. Che se chiami un taxi regolare ti devi vendere un rene per l’andata e la cornea per il ritorno (e se paghi con la carta di credito ci devi anche litigare). Va detto che i treni e i bus non passano e quando passano hanno ritardi mostruosi. Va detto che – tranne più uniche che rare modeste eccezioni – l’autobus nelle città pugliesi è come un quadro di Kandinsky. Va detto che le navette ci sono ma solo dalla città di Taranto e chi vive in provincia è isolato. Va detto, maledizione, che sulla ss 100 ci sono più incidenti e lavori stradali eterni che autogrill, e per farla ti devi prima segnare la fronte con il segno della croce. Va detto, ancora, che nei paesini le anziane disgraziate con le pensioni sociali e senza parenti automuniti devono usare per forza altri disgraziati come loro (autisti abusivi che si accontentano di poco) per andare nei grandi ospedale a fare le analisi o i controllo perché altrimenti nessuno le aiuta. Va detto che se hai vena da scrittore pasoliniano e ti va di raccontare la desolazione e l’abbandono, ti basta andare nella stazione ferroviaria di Taranto per avere chili di ispirazione.
Va urlato che i collegamenti sono solo una questione da tirare fuori in campagna elettorale: il giorno dopo non interessano più alla politica. E allora, l’abusivo con la Skoda ha sbagliato, e gliela faranno pagare. Ma questo post è rivolto a chi vive in posti dove i collegamenti pubblici funzionano, a chi ha aerei, alta velocità, treni locali e pullman, è dedicato a chi vive l’Altra Italia: leggete la notizia, fatevi anche due risate alla faccia dei terroni, ma dovete sapere che dietro quell’abusivo c’è un mondo di persone che ha tante più colpe di quel disgraziato.