DI Ilenia di Summa
Atteso da tempo, il testo normativo recante “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche” è stato approvato lo scorso 5 dicembre 2023. Dopo l’approvazione da parte della Camera dei Deputati, avvenuta lo scorso luglio, anche il Senato ha approvato all’unanimità la legge sull’oblio oncologico, ovvero sul “diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni, né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica”, come precisa l’articolo 1 del DDL. È una legge di civiltà, che prevede nuove tutele giuridiche per le persone guarite dal cancro.
Il testo sull’oblio oncologico stabilisce, nello specifico, che nei casi di procedure per adozioni, richiesta di mutui, pratiche bancarie e procedure concorsuali non siano richieste informazioni concernenti lo stato di salute, in riferimento a patologie oncologiche, concluse da più di dieci anni, alla data della richiesta.
Francesco Perrone, Presidente AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) afferma: “I cittadini guariti dal cancro in Italia non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare. Sono infatti previste specifiche norme che tutelano gli ex pazienti da possibili discriminazioni nel campo assicurativo e finanziario, oltre che nell’ambito lavorativo. La Legge approvata anche al Senato prevede il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti in assenza di recidiva di malattia in questo periodo. Per i pazienti in cui la diagnosi sia antecedente ai 21 anni, questo limite è ridotto a 5 anni. La legge non tutela solo nei rapporti con banche e assicurazioni ma anche in sede concorsuale, qualora sia prevista un’idoneità fisica, e nell’ambito dei procedimenti di adozione. È, pertanto, una legge più avanzata rispetto a quanto stabilito in altri Stati che hanno già adottato norme su questo tema”.
In Italia sono 3,6 milioni le persone che convivono con una diagnosi di cancro, di queste, circa 1 milione è considerato clinicamente guarito; pertanto, è indispensabile permettere a queste persone di vivere pienamente e senza discriminazioni la propria esistenza. Anche la Commissione Europea, già nel febbraio 2022, aveva auspicato che tutti gli Stati membri approvino, entro il 2025, una legge che garantisca il diritto all’oblio oncologico. In attesa che vengano emanati i decreti attuativi, il Ministero della Salute istituirà un tavolo tecnico avente lo scopo di formulare apposite tabelle che consentano, ove possibile, di ridurre ulteriormente i tempi stabiliti dalla normativa, sulla base delle diverse patologie oncologiche.