Covid, tra emergenza sanitaria e tecnologie

5 Febbraio 2022
covid sanità malattie

di Ilenia di Summa

La pandemia di COVID- 19 ha determinato un improvviso e radicale cambiamento delle dinamiche sociali e lavorative, a causa dell’obbligo del distanziamento. Tutto ciò si è trasformato in una sfida quotidiana, nella quale diversi settori continuano ad operare grazie alle tecnologie digitali.

A partire dal mese di marzo 2020, allorquando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato la presenza di un virus i cui effetti letali si stavano rapidamente diffondendo in quasi tutti i Paesi, ha avuto luogo una sempre maggiore applicazione delle tecnologie digitali in diversi settori.

Prendiamo in esame l’autentica rivoluzione verificatasi nel mondo della Scuola, dove le tradizionali lezioni in presenza sono state sostituite, in tempi piuttosto rapidi, da lezioni a distanza, effettuate mediante apposite piattaforme digitali, che hanno consentito ai docenti e agli alunni di ricreare, a livello virtuale, un ambiente di insegnamento – apprendimento quanto più possibile efficace e funzionale, sebbene non scevro da difficoltà e limiti oggettivi. Va quindi riconosciuta alla scuola la capacità di scrollarsi di dosso l’immagine di Istituzione non sempre al passo coi tempi e affrontare con determinazione la sfida imposta dagli eventi.

Sempre restando nel mondo della Scuola, va sottolineato il proficuo ricorso alle tecnologie digitali anche nella programmazione e realizzazione degli incontri collegiali, dei colloqui con le famiglie, della verifica e valutazione degli apprendimenti. Pertanto, in un contesto sociale e sanitario alquanto difficile, è possibile affermare che la tecnologia digitale ha assunto il ruolo di facilitatore per l’apprendimento, grazie alla flessibilità di cui è dotata, e contemporaneamente ha reso possibile, in molti settori, lo svolgimento del lavoro da remoto, modalità questa poco diffusa, fino a questo momento, nel nostro Paese.

Complice la pandemia, il concetto di smart working o lavoro agile è sempre più diffuso, non solo nelle grandi aziende, ma anche nelle PMI (Piccole e Medie Imprese). Si tratta di un modello organizzativo che sta rivoluzionando il mondo del lavoro. Numerose sperimentazioni in questo senso hanno dimostrato come il lavoro agile stia riscuotendo un crescente successo. Il lavoro agile, da non confondersi con il telelavoro, si presenta come una vera e propria forma contrattuale tra l’azienda e il lavoratore all’interno di un rapporto di lavoro subordinato. Inoltre, lo smart working supera e completa il modello di telelavoro dal momento che offre a chi ne può usufruire una maggiore flessibilità e autonomia all’interno delle attività di remote working. Fra i vantaggi dello smart working si annoverano: la flessibilità, la riduzione dei tempi e dei costi di trasporto, l’aumento della soddisfazione professionale.

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