DI Ilenia di Summa
In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria 2023, la Regione Puglia ha avviato un accordo pluriennale con l’Associazione “Treno della Memoria”, al fine di sensibilizzare i giovani sui temi del rispetto e della tolleranza, promuovendo un “pellegrinaggio laico” nei luoghi dell’Olocausto.
Per la Regione Puglia questo progetto ha un altissimo valore culturale e sociale e intende contribuire ad allargare il più possibile la platea dei partecipanti a questa esperienza. Questo viaggio verso i luoghi della Memoria coinvolge oltre 2000 studenti. Conoscere per non dimenticare e per evitare che pagine di storia così dolorose possano ripetersi: questo è l’impegno che si chiede ai giovani.
L’iniziativa “Il Treno della Memoria” coinvolge l’intera Regione, tuttavia non sono mancati gli eventi programmati dalle singole province.
La provincia di Bari ha organizzato appuntamenti teatrali e cinematografici, mostre fotografiche, concerti, cicli di conferenze e presentazioni di libri.
La provincia di Lecce ha deciso di dedicare alla commemorazione delle vittime della Shoah un’intera settimana, con eventi organizzati principalmente presso il Museo Ebraico.
Il Liceo Classico di Foggia ha organizzato un evento dal titolo: “I Giardini della Memoria. Riflessioni sulla Shoah”, durante il quale si è discusso in merito all’antisemitismo attuale.
A Francavilla Fontana (BR), presso il Teatro Italia, uno storico locale ha raccontato la storia dei concittadini caduti nei campi di concentramento; successivamente, gli studenti che hanno visitato Auschwitz hanno avuto modo di parlare della loro esperienza.
Nella provincia di BAT è stato organizzato uno spettacolo teatrale, intervallato dall’esecuzione dal vivo di alcune canzoni che condannano la guerra.
Taranto ha organizzato una cerimonia, nel corso della quale è stata consegnata la medaglia d’onore alla memoria di un concittadino, deportato durante la Seconda Guerra Mondiale. La figlia, visibilmente commossa, nel ritirare la medaglia, non ha potuto non ricordare il destino dei deportati, trasformati in numeri e privati della loro dignità e di qualsiasi diritto.