DI Ilenia di Summa
La moda come strumento per veicolare la cultura dell’inclusione e il concetto di sostenibilità: questo è il leitmotiv dell’iniziativa che si terrà questa sera a Bitonto alle ore 19 nell’Istituto Maria Cristina di Savoia (piazzale Ferdinando II di Borbone, 18) con una sfilata di moda accessibile organizzata dalla cooperativa sociale Sinergia.
L’evento sarà un’occasione per presentare alla comunità il progetto di sartoria sociale portato avanti dalla cooperativa, partner per l’Italia dei progetti di Social Tailoring. Durante la serata verranno mostrate le prime creazioni realizzate da persone con disabilità e individui fragili, a cui è stata offerta la possibilità di apprendere un mestiere e di guardare al futuro con maggiore tranquillità e sicurezza.
In un mondo che spesso impone standard di produttività altissimi, reputando un peso ed emarginando chi non è in grado di uniformarvisi, iniziative come questa rappresentano una rottura del sistema. Esse mirano a restituire dignità all’individuo, ponendo l’accento sull’importanza delle persone prima che del prodotto. La sartoria sociale di Bitonto opera proprio in questo solco, proponendo un esempio virtuoso di moda etica che coniuga creatività e sostenibilità. Il laboratorio si basa sull’economia circolare, utilizzando materiali di recupero del settore tessile, come stoffe, rimanenze di merceria e residui di magazzino forniti da Melacerba Store, un’azienda locale.
La sfilata rappresenta dunque il primo momento di confronto e apertura alla comunità: istituzioni, famiglie e cittadini avranno l’opportunità di vedere i risultati e le competenze acquisite dagli utenti della cooperativa sociale Zip.h. che sono stati seguiti e supportati nella realizzazione dei capi da volontari “senior”, impegnati da anni in iniziative di apprendimento permanente e volontariato.
Una serata speciale quella odierna per celebrare insieme il connubio tra moda, inclusione e sostenibilità, e per sostenere un progetto che mette al centro le persone e il loro valore.