DI Ilenia di Summa
In Italia la Puglia è la prima produttrice di energia da fonti alternative (eolico e fotovoltaico), pari a 3621,5 Gw/h, il 50% di ciò che viene consumato nella regione e forte di tali risultati puó avere un ruolo di riferimento nel processo di transizione energetica ed ecologica.
È questo uno dei dati emersi ieri 18 Ottobre alla Fiera del Levante di Bari nel Padiglione della Regione Puglia durante il convegno su “Il ruolo del Mezzogiorno nella transizione energetica ed ecologica. Imprese a confronto per cogliere le sfide che ci attendono”. L’ evento organizzato da Regione Puglia e gruppo Hope ha riunito: istituzioni, mondo accademico, imprese e i maggiori player del mercato nazionale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
“La transizione ecologica nel Mezzogiorno va immaginata a cominciare dall’ingresso delle nuove tecnologie, – ha spiegato il presidente Michele Emiliano- siamo i primi produttori di energie alternative e oggi puntiamo alla produzione di idrogeno, per questo abbiamo candidato Taranto a polo dell’idrogeno nazionale”.
L’idrogeno è un vettore energetico idoneo e una materia prima per molte applicazioni, specialmente nei settori in cui è complesso abbattere le emissioni. Puó giocare un ruolo chiave in diversi settori, come la produzione chimica e siderurgica o essere utilizzato come carburante nei settori del trasporto marittimo e su strada.
“Questo è il processo al quale stiamo lavorando da tanti anni e che peraltro garantisce non solo autonomia strategica, ma anche salute per le persone, – ha concluso Emiliano- perché non ci sono emissioni di Co2 elevate e non ci sono immissioni di sostanze inquinanti”.
La Puglia, ha aggiunto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, «vuole essere protagonista in un dibattito tra operatori economici, professionisti, tecnici ed esperti per fare in modo che questa transizione sia quanto più vantaggiosa possibile per il territorio, per i cittadini e per le imprese. Puntiamo ad un reale vantaggio competitivo affinchè la nostra regione non sia solo punto di insediamento di grandi impianti, ma soprattutto luogo dove questa energia possa essere accumulata ed utilizzata con vantaggi concreti per i cittadini».
A conclusione del convegno la premiazione del contest bandito da Hope e Fidelio per la realizzazione di un corto sui cambiamenti climatici nella vita quotidiana. La giuria, composta da Adriano De Santis (preside centro sperimentale di cinematografia – scuola nazionale di cinema), Annamaria Granatello (direttrice del premio Solinas) e Antonella Gaeta, (sceneggiatrice e giornalista), ne ha selezionati tre, che riceveranno le somme in danaro offerte da Hope.