“Ma quanto è forte la tua voglia? Falla crescere… Ancor di più… e lei ti porterà dove vuoi arrivare. Chiudi la mente e concentrala su un unico obiettivo… Ce la faremo. Siamo forti. Nessuno riuscirebbe a fare ciò che facciamo noi. Buona fortuna!”.
Questo messaggio è stato scritto da una delle tante ragazze che nel corso di questi anni ha dato vita a un fenomeno devastante dove al centro ci sono giovani donne in cerca del corpo perfetto. Si chiamano siti ProAna e sono gruppi virtuali frequentati maggiormente da ragazze tra i 13 e i 25 anni. Il loro obiettivo è scambiarsi consigli su come dimagrire arrivando, drammaticamente, all’anoressia.
Scoprire questo mondo è molto semplice. Basta digitare su Google la parola ProAna e immediatamente emerge un sottobosco fatto di regole ben precise da seguire. Una filosofia di vita dove vige un regime molto drastico, utile per poter raggiungere un’immagine ideale e distorta di se stessi.
Il fenomeno non è recente: i gruppi ProAna (anoressia) e ProMia (bulimia) hanno fatto la loro prima comparsa online tra il 1998-1999 in America giungendo successivamente in Europa, precisamente in Inghilterra, Francia e Spagna. La loro ascesa in Italia risale al 2002-2003, anni in cui incominciarono a comparire sul web degli strani blog (diari on-line) dove molte ragazze dichiaravano patologici obiettivi di dimagrimento. Questo fenomeno si è diffuso in maniera devastante dando vita anche a forum privati dove l’accesso è possibile solo dopo essere accettate da un moderatore/amministratore.
Nel corso degli anni ci sono state molte segnalazioni che hanno portato alla chiusura di molti siti pro anoressia, che inspiegabilmente sono ricomparsi ed aumentati subito dopo. Il rapporto tra le adepte del circolo Ana si è infatti evoluto in gruppi Whatsapp dove le giovani seguaci continuano a inviarsi fotografie del loro corpo, dei loro menù quotidiani e a confrontarsi sui passi avanti e sulle modalità per perdere sempre più chili.
LE REGOLE - L’adesione a questi gruppi prevede una costante e continua analisi delle partecipanti. Le ragazze inseriscono sui forum e sui blog informazioni sul loro stato di dimagrimento. La incessante ricerca della perfezione, che ai loro occhi equivale a una eccessiva magrezza, le porta a digiunare per molti giorni, anche mesi. I pranzi e le cene si riducono a carote e yogurt, riso scondito e molto spesso anche solo a un bicchiere di acqua. Il calcolo delle calorie acquisite durante la giornata è un’ossessione che porta le partecipanti a scrivere per ogni alimento la quantità di calorie ingerite.
Di grande impatto ed efficacia sono soprattutto i consigli “utilissimi” per non mangiare: “Bevi un bicchiere di acqua ogni ora. Ti farà sentire piena”, “Lavati costantemente i denti, così non sarai tentata di mangiare in seguito”, “Trova un lavoro, così avrai da lavorare durante l’orario dei pasti”. L’elenco continua arrivando addirittura a dei suggerimenti su come poter sviare qualche occhio indiscreto: “Esci di casa! Se non ci sei nessuno può infastidirti per il fatto che non mangi”.
Le ragazze si scrivono di continuo, non esistono giorni di pausa o dimenticanza. Ognuna di loro condivide con le altre ogni alimento mangiato, ogni cambiamento del corpo e ogni chilo perso. Una maniacale ricerca dell’altro per poter continuare il loro percorso. L’autoconvincimento è infatti alla base delle regole dei gruppi. Riuscire ad andare avanti è fondamentale per raggiungere il proprio obiettivo e i messaggi scambiati aumentano la loro motivazione: “Come fai a mangiare solamente insalata scondita? Nessuno ti rompe le palle?”, “Non mangio solo quello, sboconcello yogurt davanti a tutti, pezzettini di muslei, faccio vedere che apro il frigo, lascio pacchi di crackers in giro”.
IL CREDO - E’ nella home page di questi blog che emerge la drammaticità di questo fenomeno. Essere Pro Ana e Mia significa, infatti, credere in due divinità a cui bisogna rivolgersi attraverso una inquietante preghiera: “Ana, amore della mia vita, dea della magrezza, forza divina onnipresente… vienimi a prendere, vienimi a salvare, rapiscimi… perché io sono nata per te e morirò con te. TI amo fino alle ossa”. E’ un credo che deve essere rispettato da tutti coloro che decidono di condividerlo, non sono ammesse critiche o ripensamenti e tutte le partecipanti devono costantemente ricordare alle altre quanto sia importante rimanere nel gruppo e continuare in questa battaglia. Le amministratrici di questi forum o gruppi respingono in maniera evidente l’idea e la concezione che queste patologie psichiatriche siano delle malattie arrivando a condividere tra di loro uno stile di vita alternativo che bandisce categoricamente la dipendenza dal cibo: “Hello people. Vi informo che questo è il giorno uno del mio digiuno e sono già a 18 ore di digiuno, stupendo. …cmq adoro digiunare mi da un sacco di forza”.
IL FENOMENO - Secondo gli ultimi dati del 2017 soffrono di anoressia più di tre milioni e mezzo di persone, con 8.500 nuovi casi all’anno, compresi anche gli uomini. Dagli ultimi dati Sdo (Scheda di Dimissione Ospedaliera) emerge che nel 2016 l’anoressia ha determinato 3240 vittime e in questo numero sono compresi molti casi di bulimia. A cadere in queste trappole psicologiche sono soprattutto le adolescenti, come dimostrato dall’età delle partecipanti. Una società costantemente legata all’aspetto fisico, basata su canoni di bellezza impostati e spesso non raggiungibili sono alla base dei turbamenti e delle inquietudini delle partecipanti.
Attraverso i loro post riesci a immergerti nei loro pensieri e nelle loro paure. Le loro parole evidenziano chiaramente un malessere di fondo, una totale non accettazione di se stessi.
“Mi guardo in giro e vedo ragazze dannatamente belle… mi faccio schifo da sola, ma nonostante questo non smetto di mangiare. Spero che con il tuo blog cambio”. E la risposta arriva veloce, efficace e mortale: “Ehi tesoro… provo anche io le stesse cose. Mi trovi sempre qui, mandami un messaggio come questo con il tuo numero e ti scriverò su whatsapp”.
Basta un cenno di conforto per cadere nell’inferno.