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I leoni da tastiera scatenati sui social contro il vescono
Aquarius, mons. Ricchiuti è per l'accoglienza dei migranti: e il web lo minaccia e insulta
Per i leoni da tastiera, un vescovo che non accetta la politica del Governo è "un mafioso di m..." ma anche degno di insulti peggiori. Le addolorate parole di mons. Ricchiuti: "La propaganda continua solletica  questi bassi istinti mentali"
Vito Mariella | 22 June 2018

Sono trascorse quasi due settimane dall’inizio dell’odissea forzata dei 629 migranti a bordo di Aquarius, nave di soccorso umanitario noleggiata da Sos Mediterranee e gestita in partnership con Medici senza Frontiere. Due settimane in cui i porti italiani sono rimasti chiusi solo per le navi delle Ong. Due settimane in cui sono volate accuse pesanti tra Francia, Spagna ed Italia. Due settimane in cui il primo ministro Giuseppe Conte ha incontrato  il presidente francese e la Cancelliera tedesca. Due settimane in cui la Lega vola nei sondaggi a scapito del M5S. Non a caso, secondo Euromedia, il 66 % dei cittadini italiani sono favorevoli alla chiusura dei porti. La minoranza degli italiani che ha mostrato disappunto per il provvedimento è stata insultata a partire dai social network.
Mons. Ricchiuti, presidente di Pax Christi e vescovo di Altamura, Gravina ed Acquaviva delle Fonti è stato uno dei primi ad intervenire pubblicamente definendo “violento e disumano” il comportamento del Governo.
«Ho parecchio riflettuto sulle mie dichiarazioni. Ma dopo aver assistito al diktat del Ministro dell’Interno che ha costretto ad una infinita permanenza in mare della  nave Aquarius, mettendo a dura prova la salute e forse la vita di 629 migranti, posso solo confermare che Salvini insiste su una linea violenta, continua a fare campagna elettorale spingendo l’acceleratore sulla disumanità».
Macron ha evidenziato che bisogna diffidare delle “facili soluzioni”, ribadendo il sostegno a Berlino nelle politiche sui respingimenti all’interno dell’Unione Europea. In parole povere i migranti che vengono registrati in un Paese e si spostano in un altro, devono essere rispediti al mittente. Uno schiaffo per chi ha cantato “Vittoria” in queste ore.
Mons. Ricchiuti, non ha peli sulla lingua. «Salvini vuol fare lo sceriffo d’Europa ed  ha intrapreso la strada  senza uscita del “muro contro muro”. Bisogna riaprire contestualmente un dialogo con l’Europa e i porti italiani. Sul tema immigrazione, scopre l’acqua calda. I fenomeni migratori in Italia sono ormai una costante. L’anno zero fu sancito nel 1991 con lo sbarco di migliaia di albanesi nel porto di Bari, giunti a bordo della ormai famosa nave “Vlora”. Le emergenze non esistono. Le ipocrisie sì».
E nel frattempo in Italia gli sbarchi sono ripresi, nel più totale disinteresse mediatico. Non è importante la nazionalità di provenienza del migrante, basta che arrivi su nave battente bandiera italiana.
«I migranti accolti in questi giorni, arrivati per mezzo di navi Italiane sono diversi dai 629 spediti in Spagna? Non fuggono da guerre e miseria? Chi sostiene ripetutamente la tesi del “aiutiamoli a casa loro”, vuol solo allontanarsi da un ragionamento serio. L’occidente ha da sempre sfruttato l’Africa. Ed ora , dopo averla saccheggiata per bene, ci si permette di dire aiutiamoli a casa loro?. L’Europa ha da tempo immemore eliminato dall’agenda umanitaria il continente africano».
Il vescovo pugliese è stato oggetto di pesanti offese per le sue dichiarazioni. I “leoni da tastiera” si sono scatenati utilizzano il più classico dei menù social. Parolacce con contorno di populismo e qualunquismo. Alcune meritevoli di approfondimenti da parte delle autorità competenti. «I commenti non li ho letti e non li leggerò. La propaganda continua solletica  questi bassi istinti mentali. La gente, purtroppo, non dispone degli strumenti per costruirsi un giudizio critico sensato e pertanto sbotta in questa maniera. Ad onor del vero ci sono stati commenti di condivisione con quanto affermato nel comunicato di Pax Christi. La sintonia arriva da chi riflette, pensa, approfondisce, ed esprime dei giudizi quantomeno ponderati».
Il Paese è ormai diviso. Non in parti uguali, ma diviso. Il centro – destra è letteralmente sparito. La sinistra fa una dannata fatica a costruire un’opposizione nel paese. Gli elettori del M5s provenienti da sinistra, sentono forte il rischio di essere inglobati dalla Lega. Anche il mondo cattolico è interessato da queste dinamiche. La gente che  ha votato Lega, che sostiene la chiusura dei porti, che insulta su Facebook è, molto spesso, la stessa che va a messa la domenica e si dichiara cattolica praticante. La Chiesa, certo, non deve fare politica (partitica), ma deve orientare le coscienze, secondo il Vangelo.
«Salvini, non conosce il Vangelo. Giurare sul Vangelo è una mossa diabolica nel senso etimologico della parola. Una mossa che vuol deviare le coscienze Non puoi utilizzare la parola di Dio e il rosario per fini politici e per incrementare il proprio consenso. La Chiesa ha le sue responsabilità. Per troppo tempo abbiamo avuto paura di parlare della Dottrina Sociale della Chiesa nelle nostre comunità. Abbiamo creato ignoranza rispetto questi temi. La dottrina sociale non è conosciuta da noi cattolici. Padre Alex Zanotelli ha dichiarato con forza che votare lega non è da cristiano. Le nostre parrocchie devono rivedere le proprie catechesi. Molti cattolici, purtroppo, si dimenticano del Vangelo».

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