“Nessun agente nervoso organofosforo o i loro prodotti di degradazione sono stati rilevati nei campioni ambientali o nei campioni di plasma prelevati da presunte vittime”. E' questo il risultato della Missione d’inchiesta (FFM) dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC), che ha appena pubblicato (il 6 luglio) un rapporto provvisorio sulle indagini della FFM fino ad oggi per quanto riguarda le accuse sull’utilizzo di armi chimiche a Douma, Siria, il 7 aprile 2018.
Il rapporto, leggibile sul sito opcw.org, chiarisce che gli esami saranno completati nei prossimi giorni anche perché “insieme ai residui esplosivi, sono stati trovati vari prodotti chimici clorurati in campioni provenienti da due luoghi, per i quali esiste una catena di custodia completa. Il lavoro del team per stabilire il significato di questi risultati è in corso. Il team di FFM continuerà il suo lavoro per trarre conclusioni definitive”.
I laboratori designati OPCW hanno condotto analisi di campioni prioritari e il risultato è chiaro. L’attività della FFM a Douma includevano visite sul posto per raccogliere campioni ambientali, interviste a testimoni, raccolta di dati. In un paese vicino, il team di FFM ha raccolto o ricevuto campioni biologici e ambientali e ha condotto interviste ai testimoni.
In base alle accuse generiche, probabilmente anche in questo caso falsificate ad arte, come era già avvenuto nel 2014 (e 2016), vi sono stati bombardamenti massicci di Usa e Francia sulla Siria, mentre osservatori nostrani, spesso troppo gettonati, impietosivano l’opinione pubblica descrivendo le scene dolorose di bambini attaccati dai gas letali. Inesistenti.
Del rapporto autorevole dell’agenzia internazionale non troviamo notizia nei notiziari nazionali e questo, una volta in più, ci sconcerta.
Nelle scorse settimane, lo ricorderete, abbiamo intervistato autorevoli addetti ai lavori, come l’inviato di guerra Gian Micalissin, il direttore di Asianews padre Bernardo Cervellera, l’ex direttore del “Corriere della sera”, Ferruccio De Bortoli: tutti sostenevano o quanto meno propendevano per la tesi che l’uso delle armi chimiche fosse un falso artatamente costruito per giustificare attacchi proditori alla Siria, e ai suoi alleati: l’Iran (maggiore avversaria di Israele) e gli Hezbollah.
Chiariamo subito che non siamo certo fautori del dittatore siriano Assad, che pure è l’unico vero difensore dei cristiani siriani, massacrati dall’Isis e dei suoi spalleggiatori: Israele e Turchia. I dittatori hanno sempre torto, ma ne hanno ancora di più i guerrafondai che usano la menzogna come arma di propaganda. E che da almeno due decenni promuovono e alimentano la guerra del mondo per mantenerne il controllo e che, assieme alle armi di distruzione, utilizzano anche quelle economiche. E che sono la prima causa delle grandi migrazioni di massa che stiamo vivendo. Ci piacerebbe che anche la stampa “maggiore” diffondesse con maggiore fiducia qualche elemento di verità. Soprattutto dopo che Papa Francesco, da Bari, ha detto con chiarezza che i cristiani in Oriente sono perseguitati e dopo che ha gridato “Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente!”