Qual è il mestiere più bello del mondo? Lavorare tra i libri e parlare con lettori interessati e interessanti. Per Florence, un sogno divenuto realtà, nato dall’idea “un po’ folle che ci fosse ancora un pubblico attento e ghiotto di letteratura”. Così nel 2006 è nata La libreria, una libreria italiana nel cuore di Parigi, diventata nel 2011 parte della rete delle «Librerie Indipendenti di Riferimento», riconosciute dalle istituzioni governative francesi.
Florence quando è nata l’idea di dare vita ad una libreria italiana a Parigi?
La Libreria è nata nel 2006, ormai 10 anni fa, dall’idea un po’ folle che ci fosse ancora un pubblico attento e ghiotto di letteratura. Avevo lavorato quasi un anno per un’altra libreria italiana a Parigi, Leggere per 2, luogo delizioso che proponeva esclusivamente libri in italiano. Chiuse nel 2004 e mi misi in testa di aprire la mia libreria. Ci volle un anno per trovare un luogo adatto, i fondi e l’energia necessari per realizzare questo progetto, nato concretamente a maggio del 2006.
Sono molti i francesi che amano l’Italia, la sua lingua e la sua cultura. Eravamo fiduciosi e sapevamo che con le nostre scelte, la nostra accoglienza entusiasta della clientela, la nostra disponibilità, i nostri consigli attenti, avremmo presto trovato un pubblico fedele. E così è stato! Aprendo in un quartiere allora sprovvisto di altre libreria generali francesi, ci siamo fatti bi-lingua: l’offerta editoriale francese ha anche il suo spazio nella Libreria e la clientela del quartiere, non italofona, ci sostiene dagli inizi (siamo dal 2011 parte della rete delle «Librerie Indipendenti di Riferimento», riconosciute dalle istituzioni governative francesi).
Inoltre volevamo veramente creare una dinamica culturale forte, cioè organizzare molti incontri con autori, con attori della vita culturale italiana.
Infine, è il più bel mestiere del mondo. L’ho scoperto tardi, ma l’idea di passare le mie giornate in mezzo ai libri, a parlarne con lettori interessati e interessanti e farne un’attività commerciale è diventata realtà.
Quali sono gli autori italiani maggiormente apprezzati?
Si può certamente citare tra i contemporanei Erri De Luca, molto amato e sostenuto dai lettori francesi. Ma anche Alessandro Baricco o Andrea Camilleri, i compianti Umberto Eco e Antonio Tabucchi, Goliarda Sapienza e, ultimamente, la misteriosa Elena Ferrante. Per non parlare dei classici come Calvino, Pavese, Pasolini, Moravia, Elsa Morante. E ovviamente, risalendo, Dante Alighieri.
Le traduzioni sono numerose.
Che tipo di eventi organizzate con gli autori? E che tipo di riscontro ottenete sul territorio?
Organizziamo eventi regolarmente. Abbiamo la fortuna di essere a Parigi, sede di un gran numero di case editrici che traducono autori italiani. Quindi siamo spesso sollecitati per riceverli. Non sono mai semplici «firme», diamo sempre l’opportunità ai nostri lettori di incontrare in un ambiente informale gli scrittori che invitiamo.
Ogni anno, da 10 anni, sono una cinquantina di serate che abbiamo organizzato ricevendo autori, giornalisti, politici, cantanti. Difficile citarli tutti. Qualche esempio ? Erri De Luca, Claudio Magris, Rosetta Loy, Luciana Castellina, Sandro Veronesi, Fabio Volo, Sergio Caputo, Antonio Moresco, Walter Siti. Insomma, ecclettismo per un pubblico vario.
Ad un cliente con le idee poco chiare sul genere di libro da acquistare, cosa vi è capitato di consigliare?
E’ una domanda difficile, la risposta non è unica. Ci si adatta alla richiesta del cliente e dipende dall’umore del momento, dalle circostanze, dai desideri espressi. Direi che siamo un po’ come dei medici che prescrivono i loro rimedi: un titolo per ogni aspirazione, smania o appetito.
Abbiamo consigliato tantissimo un titolo durante il 2015 ed è stato «La Lucina» di Antonio Moresco, un testo affascinante. E’ il nostro «best-seller» dell’anno. Non solo lo abbiamo consigliato, ma molti clienti sono tornati a comprarlo per regalarlo, in italiano come in francese.
Sono più gli italiani o più i francesi a varcare la soglia della vostra libreria?
Non abbiamo mai fatto statistiche. Ma penso che, a rigor di logica, i francesi siano più numerosi, italofili e italofoni. Gli italiani sono anche molto presenti e la comunità italiana a Parigi è cresciuta in questi ultimi anni. Quindi direi che la proporzione è del 60%-40%.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Andare avanti. Gestire una libreria oggigiorno non è cosa facile, ma sicuramente una bellissima avventura. Quindi aspettiamo ancora incontri entusiasmanti, lettori felici e tantissimi, intriganti e avvincenti libri.
La Libreria
Sito Internet: www.libreria.fr
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