Di Ilenia di Summa
All’interno del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) è stato ideato e approvato un piano di innovazione per la Scuola Italiana, il “Piano Scuola 4.0”, il quale mette a disposizione corposi finanziamenti finalizzati alla digitalizzazione. Lo scopo è quello di incrementare le potenzialità educative, in modo da innovare le modalità di insegnamento e apprendimento.
Per il Ministro Bianchi: “Si tratta di un intervento trasformativo concreto della nostra scuola, che stiamo realizzando nell’ambito del PNRR. Il più grande di questo tipo mai realizzato, con risorse e tempi certi”.
Con le risorse stanziate (2,1 miliardi di euro) destinate a scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, lo Stato si pone l’obiettivo di trasformare 100.000 classi, attraverso la costituzione delle NEXT GENERATION CLASSROOMS e le NEXT GENERATION LABS.
Nello specifico, le CLASSROOMS saranno ambienti di apprendimento ibridi, dati dalla fusione di spazi fisici e digitali, nei quali gli studenti potranno effettuare un apprendimento più attivo e collaborativo. Elementi fondamentali da perseguire sono l’inclusione e la personalizzazione della didattica. Le aule, completamente riprogettate, avranno arredi modulari e flessibili; connessioni a banda larga; schermo digitale; strumenti per la realtà aumentata, per le STEM e per la robotica. Le NEXT GENERATION LABS sono laboratori tematici per le professioni digitali nelle Scuole Secondarie di secondo grado. Tali laboratori rientrano nell’ampliamento dell’Offerta Formativa e hanno lo scopo di aiutare gli studenti nella scelta professionale. Gli strumenti digitali variano a seconda dell’indirizzo specifico degli Istituti e riguardano la robotica e l’automazione; l’intelligenza artificiale; la cyber sicurezza; la creazione di prodotti e servizi digitali; la realtà aumentata; l’analisi e lo studio dei big data; la blockchain.
Si delinea, pertanto, la scuola del futuro, intenta a fronteggiare le sfide poste da una società in continua e rapida evoluzione, ma che, tuttavia, non può, e non deve, tralasciare la “missione” di concorrere a promuovere la formazione globale dell’uomo e del cittadino.