A Triggiano tre appuntamenti nelle scuole con il progetto Made in Triggiano per promuovere la cultura dell’antimafia e raccontare il forno sociale nato in un bene sequestrato. Gli incontri si terranno in tre giorni diversi: domani, mercoledì 12 aprile e giovedì 20 aprile nell’Istituto Economico Tecnologico De Viti de Marco in via Don Vitangelo Dattoli; lunedì 17 aprile invece l’appuntamento è con i più piccoli del Primo circolo didattico San Giovanni Bosco di via Petrarca.
Gli eventi che si terranno in mattinata a partire dalle ore 8,30, coinvolgono gli studenti che partecipano a “Made in Triggiano, il pane dell’antimafia” progetto partito nel 2021 con la riqualificazione di una villa confiscata alla criminalità organizzata in zona Lame e diventata un forno sociale.
“Il progetto MIT (Made in Triggiano) spiega l’assessora alla Legalità Arcangela Finamore ha coinvolto tantissimi studenti, la nostra speranza è quella di far sì che attraverso questi momenti i ragazzi capiscano l’importanza dell’azione comune contro il fenomeno della mafia e della criminalità organizzata e che imparino a riconoscerla anche quando celata perché solo in questo modo potranno diventare cittadini liberi”.
Da diversi anni il comune di Triggiano, in collaborazione con Radici Future Produzioni – LegalItria, ha avviato un percorso di formazione degli studenti dagli otto ai diciotto anni, delle scuole triggianesi, sensibilizzandoli ed educandoli all’antimafia sociale con vari progetti, laboratori e incontri. In questa occasione saranno consegnate agli studenti 300 copie di testi contro le mafie.
“Il percorso tematico cardine dei tre incontri – evidenzia Leonardo Palmisano, coordinatore dei Cantieri dell’Antimafia Sociale – ruota intorno alla rifunzionalizzazione dei beni confiscati nel territorio di Triggiano come mezzo di sensibilizzazione e avvicinamento degli studenti alla cultura della legalità”.
Agli incontri parteciperanno: Emma Barbaro, Antonella Laschi, Leonardo Palmisano, la Caritas, i dirigenti scolastici.