DI Ilenia di Summa
Nel 1962, in piena guerra fredda e in occasione della Giornata Internazionale del Teatro, lo scrittore Arthur Miller scrisse un testo che ancora oggi rappresenta un’importante riflessione sul ruolo del teatro nella società. Il saggio, intitolato “La speranza dell’uomo”, fu letto in tutto il mondo durante le celebrazioni della Giornata del Teatro.
Si tratta di uno scritto che parla di guerre e divisioni, estremamente attuale.
Il drammaturgo, scrittore, giornalista e sceneggiatore statunitense esplora il potere di creare un ponte tra le persone e di far emergere la verità nascosta sotto la superficie delle cose. Il teatro dunque come strumento per la comprensione reciproca tra gli esseri umani e per la costruzione di una società più giusta e solidale: «Oggi, dato che il mondo sembra essere decisamente diviso politicamente, l’arte e soprattutto il teatro, dimostrano chiaramente che la sua identità più profonda è universale. Sempre più, le opere teatrali che riscuotono un grande successo in un paese trovano poi una grande attenzione all’estero. Le culture del mondo sono sempre parti l’una dell’altra, e stanno crescendo insieme in maniera sempre più evidente. Eppure, nelle questioni critiche della vita e della morte ci troviamo di fronte come creature di pianeti separati. Il teatro, inconsapevolmente e certamente senza intenzione cosciente, ha dimostrato in questa epoca che la razza umana, per tutta la sua varietà di culture e tradizioni, è profondamente una».
Il testo di Miller è ancora oggi attuale e rappresenta un invito a riflettere sul ruolo del teatro nella società contemporanea. In un’epoca in cui la tecnologia sembra aver preso il sopravvento sulla comunicazione umana, il teatro può ancora rappresentare un’occasione per incontrarsi, dialogare e condividere esperienze. Ci ricorda che non è solo intrattenimento, ma anche un’arte capace di far emergere le contraddizioni e le difficoltà della società in cui viviamo. Attraverso il teatro, è possibile esplorare temi universali come l’amore, la morte, la libertà e la giustizia, e far emergere la complessità della condizione umana.