Restiamo Umani a Borgo Mezzanone

9 Ottobre 2024
restiamo umani a borgo mezzanone

Il gruppo parlamentare del Partito Democratico presenterà domani a Roma nella sede della Camera dei deputati (ore 12 – Sala Berlinguer) il documento restiamo umani a Borgo Mezzanone. All’iniziativa presenzieranno: l’onorevole Claudio Stefanazzi, capo di Gabinetto della Regione Puglia; l’Onorevole Gianni Cuperlo, Leonardo Palmisano, responsabile Immigrazione del Pd Puglia.

Ecco il testo

Oltre il ghetto: saniamo Borgo Mezzanone!

Per il Partito Democratico nazionale e pugliese le condizioni di vita nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, nel territorio di Manfredonia (FG), sono intollerabili ed insostenibili. Una violazione netta del diritto alla casa, alla salute, alla socialità ed alla libertà di circolazione. La ghettizzazione di migliaia di esseri umani, molti dei quali giunti minori in Italia e adesso sottoposti al controllo criminale dei caporali, dev’essere superata con una sanatoria per i residenti nel ‘ghetto’. Una sanatoria umanitaria temporanea che faciliti la regolarizzazione lavorativa dei residenti stranieri nel ghetto.

I dati del Ministero del Lavoro relativi alla presenza in Puglia di MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) indicano una tendenza crescente nel periodo 2022-2023. Da poco più di 500 a giugno 2022 si passa a 1.319 a giugno 2023. Questa tendenza, lungi dallo spaventare le autorità regionali, incrocia positivamente la pianificazione della Regione Puglia in materia di Immigrazione. Detta pianificazione prevede attività di prevenzione, anche abitativa, dallo sfruttamento del lavoro per coloro che vivono nei ghetti e per coloro che possono diventare vittime di caporalato e ghettizzazione coatta in quanto minori privi di tutela. Tale pianificazione regionale prevede interventi di natura sociale per contrastare la ghettizzazione e la caduta nelle reti dello sfruttamento e del caporalato.

La presenza accertata di minori non accompagnati e di giovani stranieri nelle baraccopoli pugliesi impone una riflessione circa la necessità urgente di uscire dallo schema della segregazione neoschiavistica, per entrare in una forma nuova di integrazione socio-abitativa che avvantaggi anche i ricongiungimenti familiari. Infatti, il desiderio esposto dai minori stranieri presenti regolarmente in Puglia è di ricongiungersi con i genitori in una dimensione di vita tutelata dalle reti sociali parentali.

La Puglia vuole favorire la regolarizzazione immediata dei residenti, aiutando il governo nella concessione di un permesso di soggiorno umanitario temporaneo per i residenti stranieri nel ghetto di Borgo Mezzanone. Un permesso umanitario da trasformare successivamente, e rapidamente, in permesso da lavoro grazie al match tra domanda e offerta di lavoro che la Regione favorirebbe con fondi propri, come già sperimentato in altre occasioni ed in casi di successo come quello di Casa Sankara.

Il percorso si integra sulla spesa abitativa, tanto da creare condizioni sociali e legali stabili, non più precarie e non più soggette al racket da parte del crimine italiano e straniero. Anche a questo scopo va ricordato che la Regione Puglia ha interpellato con risorse proprie il Politecnico di Bari per ridisegnare i percorsi abitativi oltre il ghetto, fatto che ha prodotto interessanti progetti di rigenerazione urbana e Piani di Azione Locale che necessitano, adesso, di essere messi a punto e realizzati solo con una sanatoria umanitaria per i residenti nei ghetti. I successivi ricongiungimenti favorirebbero l’ottimizzazione della spesa dei fondi Pnrr per le aree interne, il radicamento locale dei gruppi familiari stranieri, l’integrazione sociale tra stranieri e italiani (grazie all’attività di integrazione prevista dal piano triennale per l’immigrazione della Regione Puglia), il blocco delle infiltrazioni criminali e dei caporali nei territori grazie a un controllo sociale informale esercitato dalle famiglie, il ripopolamento progressivo delle aree interessate (sempre come previsto dalla pianificazione regionale). Cinque vantaggi che determinerebbero lo smantellamento effettivo del modello ‘ghetto’ e l’affermazione di un modello finalmente positivo di accoglienza, integrazione e convivenza con il coinvolgimento dei Comuni (come previsto dai fondi Pnrr) e dalle reti del terzo settore specializzate.

Per questo chiediamo al Governo di procedere alla regolarizzazione umanitaria temporanea dei residenti stranieri nel ghetto di Borgo Mezzanone e di costruire un percorso condiviso con i Comuni di Manfredonia e Foggia e con la Regione Puglia.

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