Di Ilenia di Summa
La violenza di genere si combatte con l’educazione. Dopo i drammatici fatti di cronaca delle scorse settimane, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sta preparando una Circolare che arriverà in tutti gli Istituti Secondari di Secondo Grado e che prevede da questo anno scolastico l’attivazione di lezioni di “Educazione alla sessualità”, ovvero Educazione contro la violenza di genere. L’obiettivo del Governo- ha dichiarato il Ministro- è che tramite l’Educazione alla sessualità si possa sensibilizzare i giovanissimi al rispetto dell’altro sesso, eliminando ogni retaggio machista e maschilista. Secondo le prime anticipazioni, si tratterà di ore dedicate alla discussione, seguendo la modalità “peer education”, cioè educazione fra pari; pertanto, saranno gli stessi studenti a gestire gli interventi, attraverso lo scambio di conoscenze. Le lezioni vere e proprie saranno, invece, tenute da esperti: psicologi, rappresentanti di associazioni in difesa delle vittime di violenze, avvocati.
Lo scopo è quello di creare le condizioni e fornire gli strumenti perché gli studenti si sentano fortemente coinvolti e comincino ad analizzare, in modo differente, il rapporto tra identità-differenze-relazioni di genere e stereotipi culturali. L’educazione al genere, progetto già in fase di sperimentazione in alcune scuole (Bologna) analizza, infatti, l’insieme degli stereotipi, con l’obiettivo di superare l’idea di genere schematica e rigida; in questa prospettiva l’educazione al genere diventa una valida forma di prevenzione della violenza, in quanto favorisce l’assunzione di modelli alternativi di identificazione e di relazione.
