DI Gianni Svaldi
Se togli dalla Puglia le parole Dio e “fede”, tutto perde di significato. La sua architettura, le sue proporzioni, le sue feste di paese, i suoi riti e il suo folclore non significano più niente. Persino i suoi abitanti, i suoi matrimoni interminabili e un po’ kitsch, la sua cucina perdono ogni valore. Per comprendere la Puglia, devi necessariamente tirare in ballo Dio. E poco importa se esiste veramente o no. Uno dei ragionamenti più dissennati e inutili che un uomo possa fare è proprio quello sull’esistenza o inesistenza di un dio. Dio, la fede, e le loro sottoculture popolari in Puglia servono come serve una lente al miope: se arrivi da turista e non hai chiaro questo aspetto, è un posto come tanti, dove si balla la sera, si va in spiaggia la mattina e si mangia e beve bene.