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senzatetto (photo PierMarino Zippitelli)
Multa i senzatetto a Natale, ma dice: “Non sono il sindaco peggiore d’Italia”
Lello Gurrado | 21 December 2017

Quello che state per leggere non è esattamente un articolo di “cronaca nera”, nel senso che non riferisce un episodio di discriminazione nei confronti di persone di colore, ma ci somiglia molto e quindi vale la pena raccontarlo. È ambientato a Como, dove il sindaco Mario Landriscina, politico di lungo corso eletto grazie a una coalizione composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e altre formazioni sparse di destra, ha emesso un’ordinanza che vieta la carità e l’elemosina. Per tutto il periodo natalizio e almeno fino al 31 gennaio è vietato mendicare nel centro storico di Como. Non lo si può fare né chiedendo l’elemosina “in forma dinamica” con “forme di accattonaggio molesto e invasivo”, né “in forma statica”, ovvero “occupando spazi pubblici con l’uso di catoni e cartelli che arrecano disagio al passaggio dei pedoni”. E non è finita: il centro storico di Como è off limits anche per i venditori ambulanti.
L’ordinanza, come si vede, è chiarissima e non lascia spazio a deroghe. Se ne è accorta anche una onlus che da sette anni distribuisce gratuitamente la colazione ai senza tetto dalle parti del Palazzo di Giustizia, vicino alla ex chiesa di San Francesco. Quando, la mattina dopo l’emissione dell’ordinanza, i volontari hanno incominciato a distribuire latte caldo ai clochard infreddoliti dopo una notte all’addiaccio, sono stati bloccati dalle forze dell’ordine e minacciati di una sanzione tra i 50 e i 300 euro, come dice appunto l’ordinanza. Ed è esploso il caso. Mario Landriscina è finito sotto tiro e si è difeso così “Non ci sto a passare per il sindaco cattivo d’Italia. L’ordinanza è stata redatta sulla base del decreto Minniti e ha recepito una quantità infinita di segnalazioni dei cittadini su postazioni oggetto di aggregazioni notturne”.
Convinto di aver agito per il bene e il decoro della sua città, il sindaco ha concluso dicendo: “Se i cittadini lo, chiedono, sono disposto a dimettermi”. Per il momento non l’ha ancora chiesto nessuno.

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