La squadra che milita nel girone B della Promozione è composta da giovanissimi richiedenti asilo. Vincono spesso, tra applausi e qualche insulto razzista. “Molti di loro non facevano la doccia, per non mostrare i segni delle percosse ricevute”
TARANTO – La loro storia l’hanno già raccontata in pubblico, grazie alla sensibilità di alcuni operatori e ad alcuni sindacalisti, incontrando tanta simpatia e anche, com’è immaginabile, qualche insofferenza. Ma loro ci mettono la semplicità del cuore, che imprime sul loro volto il sorriso ingenuo che non ti aspetti da chi ha conosciuto già tanta sofferenza e tante privazioni. Ci mettono la passione di chi guarda alla vita con entusiasmo e speranza, e intanto sfoga le paure e le incertezze su un rettangolo di gioco, spingendo con forza, serietà e impegno un pallone.
Stiamo parlando della Talsano Africa United, la squadra di calcio formata di atleti richiedenti asilo, giunti nel territorio di Taranto attraverso i viaggi della speranza, ospitati nei centri di accoglienza e che si sono distinti nei campionati amatoriali, nei quali si sono cimentati, affiancandosi alla Asd Talsano, la squadra di calcio che milita nel girone B del campionato pugliese di Eccellenza. Il progetto, che fa capo all’Associazione sportiva dilettantistica Talsano (Talsano è il più popoloso quartiere della città di Taranto ndr), è stato premiato dalla Lega Pro come miglior progetto sportivo di integrazione del Sud Italia e, per i valori di integrazione e solidarietà che propone, si è meritato il sostegno dello Spi Cgil di Puglia e di Taranto.
“Giocavano in un campetto improvvisato con palloni di fortuna – ci spiega l’allenatore Diego Lecce – senza magliette. Come Asd Talsano abbiamo dato loro un campo per allenarsi, nell’ex Batteria Cattaneo, gli abbiamo messo accanto un mister, dato un’organizzazione e e così hanno iniziato a fare tornei, con l’obiettivo di fare integrazione attraverso il calcio”.
Spesso molti di loro avevano difficoltà a farsi la doccia dopo le partite. Non la facevano semplicemente per non dover dimostrare le ferite che avevano sulla pelle, impresse nell’interminabile viaggio che dal Gambia, dal Senegal, dalla Nigeria, li ha portati con tutti i mezzi possibili, traghetto, taxi, pullman… o anche a piedi, attraverso vari stati, subendo lunghi stop, prima di avventurarsi ad attraversare il deserto e raggiungere la Libia e da qui i barconi lanciati attraverso il Mediterraneo: un viaggio durato mediamente tre mesi. Duranti i quai hanno visto e subito di tutto.
“I ragazzi sognano di diventare calciatori, naturalmente – ci spiega Diego Lecce – quando poi passa il sogno capiscono che lo sport è un elemento attraversi il quale poter dialogare con gli altri. Così imparano l’italiano, imparano a rispettare le regole e l’arbitro, a stare in gruppo e rispettare gli orari”.
Eppure alcuni di loro si sono messi in luce: Musa Baldeh e Sanna Manneh sono stati, nello scorso campionato, rispettivamente miglior portiere e miglior marcatore. Qualcun altro che ha saputo mettere in luce doti particolari, ha potuto esordire con la squadra di Talsano che milita nel campionato di Promozione, nella partita giocata con il Tricase e vinta per 3 a 0. Stiamo parlando di Mellamine Diele Anippane, talentuoso e aggressivo calciatore originario del Senegal, la cui presenza in campo è stata salutata con entusiasmo dai tifosi.
Ma anche nei sogni più belli c’è chi deve svegliarsi. Come ci racconta la collega Elena Modio, che collabora al progetto. E così a Williams Delvis è toccato di subire l’esclusione dalle competizioni per non aver superato le visite mediche. Allora per lui l’Asd Talsano ha studiato per lui un incarico adeguato: allenatore dei ragazzi poveri di Tramontone: un ruolo che ha preso con grande entusiasmo, ringraziando “l’aiuto di Dio”.
In genere la Talsano Africa United riscuote simpatia ed entusiasmo, ma non è sempre così purtroppo. È accaduto qualcosa di diverso durante una partita in un campo di calcio di una delle tante “periferie” tarantine, che di per sé sono già un mondo difficile. Oltre agli insulti e al gioco eccessivamente scorretti, quasi ostile, sono arrivate anche moniti intimidatori nei confronti degli accompagnatori e così si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
Episodi del genere, però, non fanno che rafforzare la convinzione che la scelta degli organizzatori e dei sostenitori va nella direzione giusta, che è poi quella tracciata nel corso della storia dai promotori della vera integrazione: seguire la propria strada pacificamente, dando fondo a tutte le proprie capacità con dedizione e convinzione. Passando sopra alle scorie che i vizi che la storia ha consolidato nei secoli, sicuri che il tempo e la conoscenza reciproca vanno nel senso giusto.
E così l’impegno della Talsano Africa United ora ha trovato anche un altro sponsor autorevole e utile nel sindacato, nella Cgil in particolare, che ha deciso di sostenerla, fornendo anche l’abbigliamento necessario per affrontare un lungo campionato.
Riportiamo i nomi dei giovani calciatori, non perché possano dire qualcosa di più della musicalità dei suoni che li compongono, ma come segno di accoglienza e di rispetto della loro individualità e unicità. Indichiamo di ognuno anche l’anno di nascita e il paese di provenienza: 1, Baldea Musa, 1999 Gambia; 2 Fofana Abou, 1999 Costa D’Avorio, 3 Mara Kindi, 1999 Guinea, 4 Djalo Ussunane, 1999 Guinea, 5 Williams Delvis, 2000 Costa D’Avorio, 6 Doumbia Abou, 1998 Costa D’Avorio, 7 Senghore Abubacar, 1998, 8 Diate Lanssana, 1998, Senegal, 9 Diabi Mohammed, 1999, Guinea, 10 Ksata Bakar, 1999, Mali, 11 Ndure Arfang, 1997 Gambia, 12 Manneh Sanna, 1999, Gambia, 13 Songo Alieu, 1999, Gambia, 14 Ceesay Bakary, 2000 Gambia, 15 Joff Saihou Omar, 1998 Gambia, 16 Leye Abdou Khadre, 199, Gambia, 17 Jatta Remi, 1998 Gambia, 18 Gomez Torres, 1999 Gambia, 19, Ceesay Enea, 1999 Gambia, 20 Baye Mouhamed, 1989 Gambia, 21 Sakho Mourkiba, 1999 Senegal, 22 Doubia Abou, 1999 Costa d’Avorio, 23 Jarju Ibrahima, 1999 Gambia, 24 Keita Bakar, 1999 Mali, 25 KouchoKeho Williams Delvis, 2000 Costa D’Avorio, 26 Mane Lamin, 1999 Guinea Bassau, 27 Baros Lamin, 1997 Senegal, 28 Obedo Albert, 1990 Nigeria.