“Io, imam gay, sposo gli omosessuali”
Leila Ben Salah | 5 December 2016

Si può essere gay e religiosi? Si può essere gay e musulmani allo stesso tempo? Secondo Ludovic Mohamed Zahed sì, la sensualità non c’entra nulla con la sfera religiosa. Al punto che lui, dichiaratamente gay, è diventato imam e ha fondato la moschea inclusiva di Parigi, dove si prega insieme, uomini e donne, dove le donne possono diventare imam e dove si sposano le coppie gay e si celebrano i funerali ai trans. Vi sembra fuori dal mondo? No, è solo un altro Islam, un Islam che non abbiamo mai preso in considerazione, ma che esiste e rivendica un suo ruolo nella società. Intervistato da Radio Bullets, l’imam algerino imamracconta la sua storia e apre davanti ai nostri occhi un mondo nuovo fatto di amore e inclusione, al di là di ogni credo religioso.

Come hai scoperto l’Islam qual è il tuo percorso?

“Sono nato in Algeria nel 1977 da genitori musulmani, ho cominciato a praticare l’Islam durante l’adolescenza, una pratica musulmana in una famiglia che si interessava molto al Sufismo e durante la mia adolescenza in Algeria c’era la guerra civile. Ho cominciato ad andare in moschea per conoscere meglio la religione, ho studiato per cinque anni l’Islam, un Islam molto patriarcale e tradizionalista. Non lo rinnego, perché mi ha permesso di conoscere il Corano e l’arabo, Dio e il Profeta, mi sono fatto una cultura su questo. Ed è per questo che sono diventato l’imam della moschea inclusiva di Parigi. Ma ho abbandonato quell’Islam dogmatico e politico e da allora ho scoperto un Islam più rituale”.

A chi ti accusa di eresia cosa rispondi?

“A chi dice che non possiamo essere gay e musulmani, dobbiamo rispondere che non possiamo essere neanche omofobi, misogeni, antisemiti, razzisti e musulmani allo stesso tempo. Queste persone hanno una rappresentazione molto dogmatica e molto fascista dell’Islam, pensano che debbano decidere loro chi debba dormire con chi, chi deve amare chi, chi debba sposarsi con chi. Questo è un potere che storicamente non è mai appartenuto a un imam”.

Cosa pensi di Daesh, i militanti stanno perseguitando gli omosessuali …

“Non sono musulmani quelle persone, sono dei fascisti. Perseguono le minoranze sessuali e religiose, hanno deportato gli omosessuali, li hanno lobotomizzati nei campi di concentramento e questo ci fa veramente comprendere che si tratta di qualcosa di sistematico”.

Nella moschea inclusiva di Parigi si prega insieme uomini e donne, vero?

“Sì, si prega insieme e le donne possono diventare imam, gli omosessuali pure, non ci sono problemi”.

Celebri anche matrimoni tra gay e funerali dei trans?

“Assolutamente sì e anche matrimoni tra religioni differenti, per esempio se l’uomo è cristiano e la donna musulmana gli imam tradizionalisti si rifiutano di celebrare il matrimonio, io l’accetto perché non c’è nulla nel Corano che lo vieta. È solo una tradizione arcaica e patriarcale per proteggersi con la conversione all’Islam, ma si tratta di un fantasma. Qualcuno che si sposa con un cristiano non deve essere obbligato a diventare cristiano”.

L’ultimo rito che hai celebrato?

“Credo fosse a Marsiglia tra una donna tunisina e un uomo cristiano, la mamma della sposa era molto religiosa e voleva che un imam venisse a benedire coppia. È lo Stato che registra il matrimonio, quella dell’imam è solo una benedizione di un matrimonio che è già stato deciso. Per me l’imam non deve avere il potere di decidere chi si deve sposare e chi no”.

Foto: © Robertopsa (CC BY-SA 4.0)

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