Va qua e là per il Belgio, sempre vestito di tutto punto. Ed è un vulcano di idee e progetti, tanto che per riuscire a stargli dietro bisogna avere il fiato e la determinazione di un mezzofondista.
Lorenzo Ponzo ha lasciato la provincia di Palermo nel 1979 all’età di 13 anni, per trasferirsi con la famiglia a Herstal, in provincia di Liegi. Suo padre lavorava in uno dei ristoranti/pizzeria più rinomati dell’epoca, “Alla Grappa”. Superate le prime e inevitabili difficoltà linguistiche, Lorenzo frequenta corsi serali di Marketing e Giornalismo e comincia una collaborazione con “Il Sole d’Italia”, un giornale che dal 1946 era destinato alle famiglie italiane installate in Belgio.
Più tardi, per sua iniziativa, nasce un altro progetto editoriale, più adatto a interpretare le esigenze della contemporaneità e delle nuove generazioni di italiani in Belgio. Vale a dire i figli e i nipoti dei minatori, ma anche i volti dell’attuale immigrazione: maestranze, giovani laureati e funzionari parlamentari.
Parliamo di Radio Hitalia (mai come in questo caso una h è tanto determinante, per comporre il prefisso “hit”), che si può ascoltare in provincia di Liegi sulle frequenze 106.7, oppure in streaming sul sito www.radiohitalia.be.
La squadra in campo è costituita da 12 collaboratori, uno più energico dell’altro. I programmi -in italiano e in francese- sono vari: dall’informazione allo sport (il tifo per l’Italia in questi Europei è incontenibile), passando per un programma di giochi ogni domenica mattina.
Tra tutti i format, “Contatto Hitalia” e “L’incontro” fanno il botto, perché i radioascoltatori possono telefonare in radio e interagire con gli speakers e gli ospiti, commentando le notizie o chiedendo informazioni.
Ovviamente, la protagonista assoluta è la musica italiana e straniera, con i più grandi interpreti del passato come Bobby Solo, Celentano e Adamo, ma anche i moderni successi dei vincitori dei talent. A fornire l’Hit Parade ci pensa Enza, la speaker del programma “Punto week-end”.
L’ospite più divertente, quello che i “radio hitaliani” ricordano ancora con enorme piacere, è stato Alvaro Vitali (meglio conosciuto come Pierino). La mascotte della radio, invece, è Frédéric François, l’icona italo-belga che continua a far ballare gli immigrati con la sua “Je t’aime a l’italienne”.
Per capire lo spirito che anima questa radio basta raccontare solo due curiosità.
Un giorno, la ricetta della pasta alla norma, che Lucia aveva gentilmente fornito ai suoi radioascoltatori, si è trasformata in un vero grattacapo. La questione da risolvere con il pubblico era: la ricotta salata va aggiunta o no?
I siciliani all’estero sono i più cavillosi di tutti nella diffusione delle loro tradizioni.
Ancora. Da quando la legge Tremaglia ha riconosciuto il diritto di voto agli italiani all’estero, la radio è spesso al centro di episodi memorabili.
Come quella volta in cui Emanuele Filiberto di Savoia sbarcò a Liegi come candidato per l’estero e fece visita al caffè Valentino a Sclessin, a due passi dallo Standard de Liège. Lo accolse un cliente del bar, un vecchio siciliano, che non aveva per niente mandato giù la sua candidatura: “Chi sei tu, il re?”.
Lo scontro ebbe seguito anche nella diretta in radio, dinnanzi allo sguardo sorpreso (ma anche un po’ divertito) di Lorenzo dalla Sicilia.