“La società Cooperativa Agricola Karadrà - si legge nell'appello pubblicato da sito legacooppuglia.it - nasce dallo sforzo di 5 giovani precari che da anni lavorano in banca del tempo per poter costruire il proprio futuro. Restare oggi al Sud in parte è decidere di rinunciare alla felicità a breve termine o almeno a quella serenità presunta che, la stabilità economica può dare. Restare oggi, in una piccola comunità che, come tante, troppe, tutte, vede calare la popolazione e andar via i pochi giovani in età di lavoro, vuol dire sedare in parte la propria spinta egoistica e dividere di sobbarcarsi eredità crude e dolorose.
Ereditiamo, a tratti subiamo, l’ignoranza e l’indifferenza che strisciano ai nostri fianchi e così accade che una domenica di luglio prendano fuoco i campi; che i nostri sforzi, simili a quelli dei tanti giovani che cercano risposte e le cercano non solo per proprio conto, diventino vani dinanzi a furti, sabotaggi e fuochi vari.
Ieri (il 18 luglio ndr) in Contrada Cafazza il fuoco si è portato via 4.000 metri di lenticchia e 3.000 circa di piselli, il tubo del collettore tra pozzo artesiano e cisterna e anche un po’ la nostra forza. Il fuoco arriva a portar via quello che vuole, prendono fuoco i canali mai puliti e prendono fuoco le colture, per un danno di circa 5.000 €. Questo avviene a circa due mesi dal furto di macchinari, che ci ha causato una perdita di altri 8 2.000 €.
Dopo una stagione che sta mettendo in ginocchio le colture di pomodoro, provate da attacchi violentissimi di peronospera, oggi ci sentiamo nelle condizioni di chiedere aiuto.
Lanciamo dunque un appello: a chi ci segue e sostiene, di aiutarci in questo momento di difficoltà, perché la solidarietà è un’arma molto potente, che può darci la facoltà di risollevarci e continuare il nostro percorso. Lanciamo un appello anche a proprietari, eredi e villeggianti, a chiunque possegga un terreno, un titolo d’uso e non tragga reddito: la Terra ha bisogno di cure, di attenzione. Il fuoco come soluzione al risparmio non è accettabile.
Siamo imprenditori agricoli non proprietari terrieri, abbiamo stipulato accordi di comodato per i tempi di bonifica dei terreni, per poi passare ad affittanze, dando respiro economico anche ai proprietari, vogliamo lavorare e siamo sicuri che questo di lavoro possa portare solo a costruire bellezza, a ridare forma all’orizzonte, ad invogliare anche altri settori come quello turistico ad ampliare la propria offerta, restituendo dignità a queste terre.
In tutto il Salento, così come nel resto del mondo, il ritorno alla terra viene visto come traino decisivo alla nascita di un nuovo lavoro e al miglioramento della qualità della vita e del sistema ambiente. Bisogna lavorare per costruire alternative e modelli ripetibili: il nostro nella sua semplicità, malgrado gli intoppi, sembra ottenere risultati.
Aiutateci a percorrere questa strada fino in fondo !"
Potete donare sul CC n 0111280643
Intestato a Società Cooperativa Agricola Karandrà
IBAN : IT43F0526279450CC0111280643