TIRANA - “TV e giornali italiani hanno sempre messo in risalto vicende e vicissitudini negative collegate all'Albania, ma non mi sono mai fatto condizionare da propagande o notizie di cronaca da prima pagina, ed un po' come San Tommaso "se non vedo non credo" ho deciso di passare i miei 10 giorni di ferie estive in un tour in Albania”.
Questa è una parte del diario di viaggio di Alessandro, un giovane ragazzo italiano che ha visitato l'Albania due volte, la prima nel 2012 e la seconda proprio questa estate. La prima era una visita dettata dalla curiosità di vedere il paese da dove proveniva la ragazza di cui si era innamorato; la seconda volta invece era proprio una vacanza in famiglia, quella di lui e quella di lei, atta a visitare le attrazioni turistiche che questo paese ha da offrire.
Gli ospiti stranieri gli albanesi li vanno a prendere all'aeroporto, o al porto in questo caso e la loro ospitalità è strettamente collegata alle tradizioni culinarie, punto di vicinanza quest'ultimo tra i due paesi. "Pane, sale e cuore" recita un detto albanese riferendosi all'ospitalità che ci contraddistingue. Ospiti stranieri e turisti sentono subito questa benevolenza, anche nei saluti occasionali che scambiano con i passanti durante il loro soggiorno.
“Volendo assaggiare gli ottimi cibi tradizionali si scoprirà che ci si può saziare con pochissimi "Leke" (moneta albanese), tra i miei preferiti ci sono i "byrek" (pasta sfoglia ripiena con formaggio/verdure/cipolle/pomodori al costo di 30/40 centesimi ciascuno) e le "qofte" (polpette di carne) reperibili facilmente seguendo l'odore di brace che si percepisce passando fuori ad un ristorante/braceria; mentre per la vita notturna ci si sposta nella zona del centro chiamata "blloku", zona centrale che vanta decine di bar e locali pieni di giovani”, scrive Alessandro.
Nei confronti degli italiani il popolo albanese ha una benevolenza speciale. Questo anche perché l'Italia è un paese confinante con il quale abbiamo avuto scambi positivi. Gli albanesi conoscono bene la lingua, la cultura, la storia, la musica, lo sport italiano, conoscenza non ricambiata dagli italiani per una serie di motivi storici e geopolitici. Forse questa mancanza di conoscenza ha nutrito i pregiudizi che negli anni gli italiani hanno avuto nei confronti del popolo albanese. I programmi televisivi italiani degli anni '70 rappresentavano per gli albanesi una finestra sul mondo,in un'epoca in cui eravamo un paese totalmente isolato. L'accoglienza che l'Italia ha dimostrato nei confronti degli immigrati albanesi all'inizio degli anni '90 ha indiscutibilmente alimentato questo spirito di benevolenza che gli albanesi esprimono tutt'oggi verso il paese oltre Adriatico. In qualsiasi pezzo d'Albania un italiano possa trovarsi in visita, molto probabilmente un albanese saprà comunicare con lui in italiano.
Nel diario di Alessandro la città di Tirana occupa un posto importante, forse perché si trova a circa 30 km dalla zona portuale di Durazzo e ancora più vicina all'aeroporto nazionale di Rinas. Tirana si trova nel cuore del territorio albanese e tutte le strane ti portano da lei.
“Tirana non è grandissima, e la si può visitare tranquillamente in circa 2 o 3 giorni, ma se il vostro cicerone è un albanese consideratene uno o due in più per fare le cose con calma; sicuramente durante la giornata vi farà rilassare in uno dei tantissimi bar che si trovano in giro per il centro (il caffè "italian stile" di volata al banco del bar non è una pratica comune), la pausa caffè può durare anche un'ora...”
Alessandro è ritornato in Albania e a riguardo lui scrive : “Questa estate ho fatto ritorno in Albania insieme ad i miei genitori (nave A/R Bari-Durazzo per 3 persone con cabina ed auto 450 euro), facendo perlopiù lo stesso giro del 2012 ho riscoperto un'Albania notevolmente cambiata, sebbene siano passati solo 6 anni, mi è sembrato di vedere un paese positivamente cambiato e migliorato sotto molti punti di vista; probabilmente l'unico aspetto rimasto quasi del tutto invariato è quello relativo alle spese di hotel, B&B e cibo”.
Con l’apertura di nuovi resort e con i nuovi voli in partenza dall’Italia, l'Albania sta diventando una delle mete alternative delle vacanze degli italiani. Tra le località balneari ci sono Valona e Saranda. Ma il suo punto di forza sono le spiagge, come la spiaggia di Ksamil, vicino a Saranda, la spiaggia di Dhermi, a Sud di Valona, la spiaggia di Karaburun, all’interno del Parco Nazionale di Karaburun-Sazan.
Il settore turistico è uno dei più importanti del Paese, con un giro d’affari di 1,5 milioni di euro, il 7% del Pil nazionale. Ai turisti l’Albania offre una natura incontaminata, spiagge favolose, rovine millenarie, un’ottima gastronomia e gente affabile. La strategia quinquennale per il turismo pubblicata dal Ministero del Turismo e dell’Ambiente evidenzia le politiche che verranno intraprese e gli obiettivi del governo per il 2018-2022.
L’elevato numero di turisti richiede anche più strutture d’alloggio. Il Ministero del Turismo e dell’Ambiente prevede che entro l’anno 2022 siano classificate almeno 2000 strutture, ai sensi del quadro legale in vigore. Questi giorni il ministro del turismo Blendi Klosi, ha dichiarato che solo nel mese di agosto 1 milione e 345 mila turisti stranieri hanno deciso di passare le loro vacanza in Albania. La curiosità e i prezzi bassi sono le motivazioni principali.
L’Albania, il Paese dirimpettaio alla Puglia, al di là del Mare Adriatico, ha coste bellissime e soprattutto molto economiche che stanno diventando sempre più popolari tra i turisti italiani. Per chi cerca il mare low cost, le coste albanesi sono perfette, come dimostra l’elevata presenza degli italiani registrata questa estate.
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