«Non ho mai letto, voglio iniziare, puoi aiutarmi? È un onore ispirare i clienti (anche una sfida a volte)». Queste sono le parole di Renata Sguotti che, insieme a Ornella Tarantola e Katuscia Da Corte, si occupano di diffondere la bellezza della cultura italiana attraverso i libri venduti in The Italian Bookshop, la loro antica libreria italiana a Londra, nata più di vent’anni fa, con l’obiettivo di dare grande spazio agli autori italiani.
Renata, quando nasce The Italian Bookshop?
The Italian Bookshop nasce più di vent’anni fa a Londra, io ci lavoro da dieci, da quando eravamo a Cecil Court. Facciamo parte di European Schoolbooks Ltd e cinque anni fa ci siamo spostati a due passi da Piccadilly Circus, unendoci a The European Bookshop, l’altra libreria della compagnia. Qualche settimana fa ci siamo trasferiti in una carinissima libreria storica a Gloucester Road.
In tutti questi anni, è cambiato l’approccio dei clienti verso i libri italiani?
Ornella Tarantola, manager della libreria sicuramente lo ha visto meglio di me, ma in soli dieci anni è cambiato molto. Quando arrivai a Londra molti studiavano italiano, pochi italiani leggevano, oggi meno lo studiano, ma sono arrivati più italiani e quindi in un certo senso abbiamo metà clientela del Bel Paese e metà straniera. Chi lo studia è appassionato della letteratura italiana ed ama ricevere i nostri consigli, lasciarsi guidare da noi e questo è un aspetto molto bello per le libraie. Ammetto che molti italiani qui son grandi lettori e da loro non smetto mai di imparare.
Quali sono i libri più venduti? E il genere maggiormente apprezzato?
Quando aprimmo la libreria, erano richiesti soprattutto grandi classici del dopoguerra. Noi possiamo dire di aver contribuito a far conoscere anche autori più moderni. La nostra è una libreria italiana, quindi il nostro principale obiettivo è quello di dare grande spazio agli autori italiani. Tra i più venduti ultimamente abbiamo anche noi, come ovunque, Elena Ferrante che è molto popolare sia in lingua italiana che in traduzione. Luca Bianchini con “Dimmi se credi al destino” ha venduto moltissimo, il suo romanzo, che parla di una libraia a cui vogliono chiudere la libreria, è ispirato alla nostra storia ed è diventato il nostro portafortuna. Il 2016 si è aperto con ottime vendite per due autori che vivono qui, Enrico Franceschini, autore di un interessante libro che racconta la storia di alcuni emigrati, intitolato “Londra Italia” e Stefano Tura, con il suo ultimo noir “Il principio del male”. Ovviamente ve li consigliamo!
Ad un cliente con le idee poco chiare sul genere di libro da acquistare, cosa ti è capitato di consigliare?
Solitamente consiglio quello che la persona mi ispira; cerco di conoscerla scambiando qualche parole e sottoponendo alla sua attenzione diversi libri. Cerco di consigliare non solo quello che ho amato, ma anche quello che mi sembra possa esser più adatto e, in questo, i consigli di altri lettori, dei nostri clienti, mi sono sempre molti utili. Leggo di tutto e mi piace pensare che tutti possano aprirsi altrettanto alla lettura.
Sono molti gli italiani che entrano nella vostra libreria?
Mai abbastanza! Il numero è in crescita senza dubbio e tanti sono i clienti fedeli, ma considerando le cifre, mi aspetto di vederne arrivare sempre di più. Mi fa molto piacere che molti volti nuovi siano giovanissimi e a volte ci dicano: “Non ho mai letto, voglio iniziare, puoi aiutarmi?” E’ un onore ispirarli (anche una sfida a volte).
E cosa puoi dirci degli stessi londinesi? Sono attratti dalla cultura e dalla letteratura italiana?
Gli inglesi ci amano, ci hanno sempre amato, è compito nostro averne il rispetto.
In base alla tua esperienza, quale pensi siano gli aspetti della cultura italiana che affascinano maggiormente gli stranieri?
Siamo affascinanti per antonomasia, no?
Progetti futuri di Italian Bookshop?
Continuare a vivere!
The Italian Bookshop
123 Gloucester Road, London SW7 4TE
http://www.italianbookshop.co.uk/
Tel. +44 (0)20 7240 1634
Fax. +44 (0)20 7370 3129