Boston: “I am Books”
Giulio Loiacono | 13 April 2016

Tutti i bambini americani conoscono e recitano la cavalcata di Paul Revere, uno degli eroi della prima fase della Rivoluzione Americana. Era il 1775. Nessuno si sarebbe immaginato che, circa un secolo dopo, una già presente comunità italiana di Boston si sarebbe impiantata attorno alla sua casa natale. Ebbene, proprio come una epica cavalcata, si snoda una nuova epopea, questa volta letteraria e culturale. Infatti, proprio di fronte alla casa natale di Revere,meta di un pellegrinaggio laico di e per assetati di libertà civili, in North Street, nel North End di Boston, al civico 189, proprio accanto alla Chiesa del Sacro Cuore, sorge una nuova libreria, piccola, certo, ma dalle grandi potenzialità ed ambizioni.

Il suo nome già rivela le proprie intenzioni: I am Books, dove I sta per Italian e am per American, in cui passione e cultura, uomo e libro hanno e trovano propria ragion d’essere ed identificazione. Ambizione americana e passione tutta italiana. Questo hanno infuso i due animatori della iniziativa: Nicola Orichuia, italianissimo giornalista nativo di Roma, a Boston e negli Stati Uniti da diversi anni e Jim Pinzino, ex CEO di multinazionali, americano ma con tanta Italia dentro.

Duplice la funzione di questa struttura, corrispondente ad un duplice scopo e piano di sviluppo: da un lato, far conoscere di più e meglio la cultura italiana e, soprattutto, far conoscere meglio agli americani quello scrigno di tesori preziosi per la esperienza statunitense, che è la cultura italoamericana in tutte le sue forme ed applicazioni. È in corso una nuova rivoluzione italiana e parte qui, da Boston, esattamente come l’altra. Con la benedizione di Paul Revere che la fronteggia dalla sua casa.

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