L’ultima fatica letteraria del giornalista pugliese inaugurerà, di fatto, la collana “Chiome”, che casa editrice barese ha destinato a romanzi e racconti. Si tratta di un noir che vede come protagonista un giornalista, Franco Palmieri, che in occasione della riesumazione del corpo di suo padre, giornalista come lui, perso troppo prematuramente, fa una macabra scoperta: un foro sulla nuca del teschio. A Palmieri non resta che costatare che non essendo suo padre vittima di un omicidio, quel teschio deve appartenere a qualcun altro. Già, ma a chi? E perché si trovava proprio lì? E soprattutto: che fine ha fatto il teschio di suo padre? Per risolvere l’enigma Palmieri, aiutato da sua moglie Fiorenza, deve ripercorrere la vita del genitore attraverso una cospicua documentazione, tra articoli, foto e appunti, conservati nello studio. Il giornalista s’imbatte così in una torbida storia di migranti, appalti e speculazioni dubbie che tramano nel sottobosco della malavita cittadina, che tra l’altro, ha la protezione dei “poteri forti”. Per sbrogliare la matassa d’inquietanti interrogativi, Palmieri dovrà affrontare ostacoli imprevedibili. Saranno la famiglia e gli amici a dare al protagonista il giusto sostegno per mettere la parola fine alla difficile partita che è stato chiamato involontariamente a giocare.
Una scrittura incalzante sapientemente alternata a pagine di intense riflessioni interiori, che trascinano il lettore oltre alla risoluzione della misteriosa vicenda, anche a quella dell’arcano legame del sangue, che si tramanda da secoli, tra genitori e figli.
Federico Pirro ha accostato alla brillante carriera di giornalista (prima come corrispondente della “Gazzetta del Mezzogiorno” e “la Repubblica”, fino a diventare responsabile di Redazione in Rai), quella di scrittore, pubblicando vari saggi di attualità, di storia e romanzi.