Editoria, informazione, ricerca: ecco il mondo di Radici Future
Marino Pagano | 3 April 2017

La società cooperativa, nata un anno fa, ha ricevuto da CulTurMedia, sezione di Legacoop che riunisce circa 600 cooperative culturali turistiche ed editoriali, la delega alla cooperazione di informazione ed editoriale nel Sud
Tutte le novità inerenti  Radici Future sono state illustrate, qualche settimana fa, presso la sede della cooperativa (convento delle carmelitane, città vecchia di Bari), a un anno dalla nascita del sodalizio pugliese. Editoria, ricerca, imprenditoria della cultura: interessanti e variegati i campi d’azione della cooperativa.
Ad aprire i lavori della conferenza, il giornalista Gianni Svaldi, direttore del periodico on line Radici Future Magazine. “La nostra non sarà mai la logica dei muri: urge invece il necessario ricorso ai concetti di partecipazione e comunità, ormai obbligati per migliorare la qualità della nostra vita”, ha esordito Svaldi.
La parola è poi passata a Leo Palmisano, sociologo, presidente di Radici Future. “Il bilancio del nostro primo anno non può che essere favorevole: ottime e diversificate le nostre prospettive di crescita- ha detto. Siamo una realtà che guarda a più settori, rivolta soprattutto al mondo del lavoro. Ogni nostro libro prevede la collaborazione all’opera di diverse persone: questo perché privilegiamo un discorso di qualità, in più favorendo e promuovendo occupazione”.
Il mondo del lavoro è allora al centro. Ecco così i lavori di video-inchiesta sulle varie situazioni sociali afferenti gli anziani in Puglia e poi sui braccianti. “Ma è importante sottolineare -ha continuato- come le nostre iniziative si propongano sempre come ipotesi socio-politiche su determinate problematiche di attualità. Quasi dei suggerimenti di autentica crescita. Fulcro di tutto è il Sud. A questo proposito, speriamo diedizioni-rfpoter coinvolgere sempre più realtà con le recenti designazioni di rappresentanza della cultura e della bellezza a Matera e Palermo”. Palmisano si è soffermato anche sulla importante delega ricevuta da Legacoop alla cooperazione di informazione ed editoriale nel Sud. “Il nostro compito è di verificare e proporre possibili sviluppi della cooperazione tra editori, librerie, autori e di nuova cooperazione nell’ambito dell’editoria e dell’informazione per il Mezzogiorno”, ha spiegato, “E’ una responsabilità di cui sentiamo tutto il peso ma che ci onora, intendiamo svolgere al meglio questo mandato per contribuire alla ripresa di due settori importanti ma fortemente in crisi come l’editoria e l’informazione”.
Ecco poi la voce di Carmelo Rollo, vicepresidente nazionale Legacoop: “La collaborazione tra realtà locali di associazione cooperativa e noi è assolutamente fondamentale. La nostra azione sia da stimolo anche per la politica. Oggi non ascoltiamo i reali problemi della gente ed è questo che invece serve. Realtà come Radici Future, invece, intercettano il disagio proveniente dal territorio, dimensione purtroppo molto presente al Sud”.
Antonio Loprieno, vicepresidente della cooperativa e responsabile del settore librario-letterario, ha tracciato i considerevoli traguardi raggiunti in un solo anno di attività.
“Siamo ormai ai cinquanta iscritti alla cooperativa. Dodici i libri pubblicati in un anno e diciotto quelli già in cantiere per la prossima annata, di tutti i generi, con particolare predilezione per la saggistica. Inoltre, quattro nostri libri sono già in ristampa e le collane diventeranno presto otto”, ha fatto sapere.
Quattro le aree intercettate dalla dinamica cooperativa: ricerca, magazine, libri e attività di marketing.
“Obiettivo principale: offrire lavoro in un mondo in difficoltà in tal senso come quello della ricerca- ha continuato Loprieno. Non facciamo editoria a pagamento. Per noi la qualità è tutto”.
Non mancherà la partecipazione ai più importanti eventi fieristici: Milano e Torino. Novità interessanti i lavori di storytelling, intorno a questioni sociali delicate e spinose, si pensi all’autismo.
Ha chiuso la conferenza stampa lo stesso Gianni Svaldi, direttore di Radici Future Magazine.
“La nostra è una redazione giovane, fatta da ragazzi con la schiena dritta, che amano il loro mestiere e l’onesta ricerca della verità dei fatti -ha detto con orgoglio-. Giovani ma con un cuore felicemente vecchio. Ed ecco le riunioni di redazione, ormai assolutamente in disuso nei giornali”.
“Così come la cooperativa ragiona sulle sintesi e sulla sinfonia dell’armonia finale, allo stesso tempo il nostro lavoro segue una precisa finalità d’insieme, sforzandosi di dare il giusto nome alle cose, senza celare nulla ma anche rifuggendo dai sensazionalismi. Senza cappello in mano verso nessuno, proveremo a raccontare ciò che accade, secondo una precisa gerarchia della notizia: al centro c’è anche per noi l’irrinunciabile tema del lavoro, accrescendo il discorso sociale, anche e soprattutto in chiave critica”, ha concluso Svaldi.

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