Lo scorso 2 agosto, il Senato ha approvato in via definitiva la legge contro gli sprechi alimentari, un provvedimento con cui si intende premiare e de-burocratizzare i processi di recupero di cibo altrimenti destinato a diventare spazzatura. La legge, la n. 166 del 19/08/2016, prevede infatti dei meccanismi incentivanti per il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari (e dei prodotti farmaceutici) a fini di solidarietà sociale e di riduzione dell’impatto ambientale dovuto allo speco del cibo.
Quello delle eccedenze alimentari, considerato il risultato di una società occidentale consumistica che contrasta con i milioni di casi di denutrizione o malnutrizione di altri paesi del mondo, manifesta in effetti il profondo disequilibrio tra le tonnellate di cibo che vengono consumate e quelle che vengono invece gettate (circa 1.3 miliardi di tonnellate all’anno nel mondo), con ripercussioni sull’ambiente dovute all’erosione delle risorse naturali impiegate per produrre cibo.
Con gli alimenti in scadenza o con le eccedenze di cibo si potrebbero sfamare milioni di persone in stato di bisogno: da questa considerazione, da una particolare sensibilità nei confronti del tema e grazie probabilmente a una cultura antispreco tramandataci da nonni e bisnonni abituati a fare di necessità virtù in tempi di guerra, ricostruzione e povertà assoluta, dall’anno scorso è operativo a Bari il progetto Avanzi Popolo 2.0 (www.avanzipopolo.it), opera dell’associazione di promozione sociale Onlus Farina 080.
Avanzi Popolo 2.0 è una piattaforma di food sharing attraverso la quale è possibile scambiarsi alimenti di cui non si ha più bisogno, mettendoli in “vetrina” sul sito del progetto con indicazione del tipo di prodotto, data di scadenza, ecc., in modalità one to one che implica fiducia e propensione culturale da parte di chi accetta lo scambio.
Ma l’ambizione non è solo quella di mettere in connessione individui che vogliono disfarsi di cibo, evitando così l’inesorabile spreco; il progetto animato dall’associazione barese ha una mission prima di tutto culturale, orientata a diffondere e trasmettere appunto la cultura antispreco in chi, per necessità o professione, lo spreco lo produce (come ristoranti, sale ricevimenti, ecc), mettendo in connessione produttori o distributori di alimenti con le realtà del terzo settore (centri di accoglienza, parrocchie e mense per poveri, ecc.). In questo modo, si coopera affinché le grandi quantità di cibo in eccesso seguano un percorso alternativo alla “discarica” e diventino una risorsa di contrasto alla povertà, il tutto realizzato attraverso un percorso che sia il più breve possibile tra il produttore e il beneficiario.
Come spiega Antonio Spera, socio fondatore dell’associazione Onlus Farina 080, “parte del nostro lavoro è orientata a sensibilizzare chi è coinvolto in questi processi, come le coppie di sposi e le sale ricevimento: operiamo affinché gli sposi scelgano di donare le quantità di cibo in eccesso prodotte durante le cerimonie a chi, come le realtà del terzo settore, è in grado di operare una distribuzione del cibo, scongiurando così il rischio che gli alimenti – anche quelli cotti ed elaborati – siano gettati. Perché il problema non è l’assenza di cibo, ma una sua corretta redistribuzione. Come del resto accade per tutte le ricchezze”.
Tutto, ovviamente, è svolto osservando le norme igienico-sanitarie richieste da questo tipo di procedure. In questo modo, l’operazione non è solo “materiale” (cibo recuperato), ma soprattutto culturale: più si diffonde questa cultura, più si educano i cittadini alla razionalizzazione e condivisione delle risorse, anche alimentari, e alla riduzione degli sprechi.
Il progetto Avanzi Popolo 2.0 si completa con una serie di iniziative, come eventi e seminari, utili alla diffusione della mission dell’associazione Farina 080, impegnata in altri progetti di innovazione sociale come il recente “Orto dei popoli” e il prossimo “La casa delle bambine e dei bambini”, nati dalla consapevolezza che cittadini più educati e sensibili dipendono dalla capacità delle presenti generazioni di sanare le ferite lasciate in eredità da chi ha sacrificato il bene comune in virtù di una ricerca della ricchezza a tutti i costi.
Per info sul progetto, www.avanzipopolo.it oppure tramite la pagina Facebook di Avanzi Popolo 2.0.