I ‘sani’ che soffrono di amnesie
Nicole Cascione | 19 May 2016

Il desiderio di una vita “normale” e il sogno di rendere il proprio territorio accessibile a tutti, anche ai meno fortunati, hanno spinto Andrea Abrescia a dare vita nel 2012 all’associazione Pugliaccessibile. Un’agenzia che offre servizi turistici rivolti principalmente alle persone con disabilità per dare loro la possibilità di vivere il territorio pugliese a 360 gradi.

andreaabAndrea Abrescia è un giovane ragazzo barese che, nel 2007, ha scoperto improvvisamente di aver contratto una forma di Parkinson precoce. Da allora combatte ogni giorno contro i pregiudizi e contro una malattia neurodegenerativa che limita la sua vita. Andrea affronta la quotidianità con ottimismo ed una carica di energia che non capita di vedere spesso, nonostante le difficoltà giornaliere che è costretto ad affrontare. “La presenza in Puglia di barriere architettoniche e culturali tuttora presenti, mi hanno spinto e spingono ancora oggi chi fa parte del direttivo dell’associazione, a lottare contro le limitazioni burocratiche e mentali, che purtroppo sono presenti. Nel 2012 decisi di partecipare con la mia idea al Bando Principi attivi e successivamente nacque l’associazione di cui attualmente sono Presidente Onorario“. Pugliaccessibile, nata ufficialmente il 6 Maggio 2014, si pone l’obiettivo di migliorare la fruibilità e l’accessibilità del territorio pugliese, segnalando e cercando di abbattere le barriere sia culturali che architettoniche.

Dopo aver scoperto di essere affetto dal morbo di Parkinson, Andrea ha trovato nella sua famiglia la forza per andare avanti nonostante le difficoltà. Non è stato facile né per lui né per tutte le persone che gli erano e gli sono vicine cercare di tornare alla vita di prima, ad una vita “normale”. “La mia vita, è inutile negarlo, è cambiata, ma non mi sono mai arreso. La difficoltà più grande è quella di dover affrontare gli sguardi di chi mi vede tremare o camminare male. In quei momenti posso e devo far affidamento solo su chi mi sta sempre accanto“. Ma gli ostacoli non sono solo di carattere culturale purtroppo, la città in cui Andrea vive presenta numerose barriere architettoniche che ne limitano i movimenti. “Bari non è assolutamente una città accessibile, sia per il pessimo stato in cui versano le strade cittadine, sia per gli scivoli e i mezzi urbani che andrebbero resi idonei. Purtroppo però, la barriera più grande resta quella culturale. I cosiddetti normodotati sono convinti che l’accessibilità sia solo uno scivolo o una pedana“.

L’associazione Pugliaccessibile, oltre a segnalare ciò che non va, si propone di realizzare Sportelli Municipali per l’accessibilità e intende fare rete con tutte le realtà associative del territorio.

Numerose sono le attività promosse:

  • turismo accessibile
  • corsi di formazione e informatica
  • creazione di itinerari turistici accessibili e di percorsi sensoriali per tutte le disabilità con a richiesta e secondo la disponibilità del sostegno di interpreti lis
  • creazione di eventi e giornate a tema di sensibilizzazione e inclusione
  • tour virtuali della Puglia e digitalizzazione degli ecomusei, ipogei, lame, ecc.

 

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