Rifinanziato l’istituto Nutrizionale Carapelli onlus. La ricerca è condotta dalle università di Bari, Milano, Padova, Perugia, Firenze, Federico II di Napoli
giornalista e food expert
E’ un incrocio di sogni, passati e futuri. E’ il desiderio di dare una spinta innovativa al Made in Italy, tanto amato e copiato nel mondo. Ed è, sopratutto, una possibilità concreta di fare ricerca in un Belpaese finora molto disattento verso la scienza, che ha costretto frotte di talenti a fare le valigie ed andare via.
Tutto ciò è racchiuso nel riavvio delle attività di studio dell’Istituto Nutrizionale Carapelli onlus con sede a Tavarnelle (Firenze) ma che coinvolge sei università in tutta Italia: Bari, Milano, Padova, Perugia, Firenze, Federico II di Napoli. L’investimento, a distanza di due mesi dall’insediamento del prestigiosissimo comitato scientifico, è di circa 200mila euro. Il resto è una storia tutta da scrivere che si può sintetizzare in un semplice slogan: la competizione del fare. Progetto sostenuto da Carapelli, la maggiore multinazionale dell’olio fondata in Italia proprio a Tavarnelle Val di Pesa nel 1893, oggi di proprietà spagnola ma con il top management italiano.
Di fronte ha alla sfida del rinnovamento dell’olio extravergine di oliva italiano, su cui pesa la eccessiva frammentazione delle aziende che hanno quindi poco o nulla da investire in ricerca.
Nel mezzo c’è lo strumento della onlus in base al quale, i risultati degli studi che l’Istituto Nutrizionale ha attivato, diventeranno patrimonio condiviso con la comunità scientifica e con i consumatori che vorranno essere consapevoli. Come? Contribuendo alla conoscenza dell’olio extravergine di oliva ed al benessere dei consumatori attraverso l’innovazione tecnologica e analitica, con focus sul benessere e sulle abitudini alimentari.
Il contesto di riferimento è quello del settore Research&Development, la ricerca e sviluppo, che in Italia resta al di sotto delle media Ue: l’1,29% del Pil nel 2016, contro il 2,03% degli altri Paesi UE.
I campi di applicazione delle attività dell’Istituto Nutrizionale Carapelli onlus sono davvero numerosissimi e li ha illustrati il presidente del comitato scientifico dell’INC prof. Michele Carruba a Milano, durante l’evento scientifico “Spazio Nutrizione – La filiera della sana nutrizione”. Si spazia dal microbiota intestinale (ovvero la flora batterica intestinale) fino all’effetto benefico dell’olio extravergine d’oliva sulla glicemia e sul metabolismo.
Proprio noi italiani usiamo l’olio extravergine di oliva come una commodity al quale, purtroppo, non diamo il giusto valore anche nutrizionale.
Ma il segreto della longevità quale sarà? La scienza lo ha dimostrato: l’olio extravergine di oliva fa parte di questa “ricetta” di lunga vita. E’ uno degli approfondimenti fatti dall’Istituto Nutrizionale Carapelli onlus attraverso il prof. Gabriele Riccardi, ordinario di Endocrinologia all’università Federico II di Napoli e diabetologo, oltre che specialista della nutrizione umana. La Dieta Mediterranea, di cui molto si parla ma dalla quale – ha evidenziato Riccardi – negli ultimi 50 anni abbiamo iniziato ad allontanarci contiene molti “ingredienti” e stili di vita quasi dimenticati. Eppure, come hanno dimostrato gli studi scientifici, la semplice implementazione di due delle scelte alimentari della Dieta Mediterranea tradizionale si associano ad un calo della mortalità del 20% rispetto a tutte le cause di decesso.
Per saperne di più e per monitorare i progetti di ricerca che al momento coinvolgono le università degli studi Statale di Milano, di Padova, di Perugia, di Firenze, Federico II di Napoli, di Bari basta cliccare su www.istitutonazionalecarapelli.it