E’ stato un grande Salone del Libro, ora servono con urgenza nuovi strumenti per l’editoria
Roberto Calari | 22 May 2017

*Roberto Calari è il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione

Dal Salone internazionale di Torino  escono segni confortanti che fanno sperare che si possa, con larga partecipazione dell’intera filiera editoriale e con una inusuale tensione verso un comune obiettivo, superare o quantomeno contrastare gli effetti che crisi economica, concentrazione editoriale e divisioni hanno prodotto sul piano della stessa capacità di tenuta e  di futuro di molte librerie ed editori indipendenti. Una grande risposta di pubblico e di partecipazione, una risposta forte di un territorio di fronte al rischio di perdere una manifestazione che continua a rappresentare un appuntamento fondamentale per l’editoria plurale e per la cultura italiana. Come non vedere e analizzare nel contempo tra gli operatori e le Istituzioni una tensione diversa verso nuovi modelli e soluzioni, un emergente bisogno di costruire e realizzare strumenti comuni per affrontare i nodi del mercato e della sostenibilità economica in chiave di innovazione per arginare un fenomeno drammaticamente preoccupante: quello dell’ulteriore calo della lettura nel Paese e della chiusura di tante librerie e di tante case editrici indipendenti negli ultimi due anni. Vi è bisogno, quindi, di un salto di qualità negli strumenti comuni per costruire una nuova fase di rilancio e ripresa del settore che abbia chiari, però, due obbiettivi comuni fondamentali: la promozione della lettura in ogni fascia di età e tramite ogni linguaggio o iniziativa, a partire dalla scuola; e, nel contempo, le azioni che siano mirate alla tutela e allo sviluppo in Italia della bibliodiversità, elemento fondamentale di ogni democrazia e per costruire una cittadinanza attiva e consapevole. All’interno di questo quadro le tante iniziative di confronto che Alleanza delle cooperative Comunicazione ha promosso, o alle quali ha partecipato insieme alle altri Associazioni di categorie rappresentative degli operatori e delle imprese della filiera editoriale, hanno messo le basi per la nascita di un nuovo strumento a cui noi diamo una grande importanza: una consulta permanente delle realtà associative, anche di quelle più rappresentative a livello regionale, che possa individuare, sia azioni comuni verso il Governo e il Parlamento, a partire dalla modifica della Legge Levi e dalla approvazione di una norma di sostegno alle librerie di qualità e di “defiscalizzazione della lettura” , sia una serie di nuovi strumenti ed azioni “cooperative” tra i diversi soggetti della filiera che possano consentire di ripensare o di riformulare in chiave di innovazione ed efficacia i modelli imprenditoriali e costruire forme concrete per determinare nuove capacità promozionali, di tenuta e sviluppo. Le oltre 60 iniziative realizzate in questa trentesima edizione del Salone Internazionale del libro dall’Alleanza delle Cooperative Comunicazione e dalle cooperative del settore dimostrano poi come sia stata chiara la scelta dell’Alleanza di contribuire a questa nuova e straordinaria fase della vita del Salone nella convinzione che esso rappresenti un momento di grande rilevanza per l’intera filiera editoriale e per creare nuove opportunità per la crescita di azioni comuni verso la promozione della lettura nel Paese. Le tante presenze e le molte buone pratiche di cui si è parlato al Salone e che riguardano la produzione, la promozione, la distribuzione editoriale della cooperazione e degli altri soggetti che operano nel settore, unita alla grande opportunità del mondo cooperativo dell’Alleanza di scommettere sulla capacità di coinvolgere in questo percorso i propri 12 milioni di soci rappresentano , tutte insieme, un altro degli elementi che può favorire una nuova fase di risalita da un pericoloso declino che la realtà Italiana sta attraversando da troppo tempo rispetto alla lettura e alla capacità di tenuta delle librerie e degli editori indipendenti, o rispetto al sostegno e alla valorizzazione delle Biblioteche come grande presidio culturale e sociale del territorio.  Pubblico e privato, ognuno per la propria parte sono chiamati ai vari livelli nazionali e regionali, quindi, ad operare una accelerazione profonda ed una svolta significativa nel loro modo di operare: una realtà plurale e indipendente non può essere solo frutto del mercato… anzi senza interventi adeguati e correttivi dello Stato la concentrazione in atto, e non certo solo a livello nazionale, non può che produrre effetti devastanti. Ma è anche vero che le imprese della filiera possono e debbono crescere per interpretare al meglio una fase rapida di cambiamento con strumenti adeguati e per trovare le condizioni di un diverso futuro. Anche per favorire questo percorso la cooperazione intende mettere a disposizione la propria esperienza ed i propri strumenti.

 

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